Il Tribunale del riesame ha accolto le richieste avanzate dagli avvocati Nino Cacia e Daniela Agnello, difensori dell’ex consigliere comunale Pippo Capurro, coinvolto nell’operazione matassa. Torna dunque in libertà, dopo aver consegnato agli inquirenti una memoria difensiva, in cui torna dettagliatamente sui rapporti contestati con gli esponenti delle famigie mafiose al centro dell’inchiesta.
Finito ai domiciliari per concorso esterno in associazione mafiosa (a Paolo David sono stati concessi nei giorni scorsi gli arresti domiciliari), anche lui, durante l’interrogatorio, ha fatto i nomi di alcuni politici, riferimento dei Pernicone, in particolare con Nicola Cucinotta, attualmente in consiglio comunale ma secondo voci insistenti già pronto a dimettersi.