Truffa UE con i Centri di Assistenza agricola: nel mirino delle Fiamme Gialle organizzazione nebroidea

E’ in corso sui Nebrodi e interessa ben tre ptovince una vasta e complessa operazione coordinata dalla Procura di Messina e che ha portato  alla luce l’ennesima truffa ai danni dell’Unione Europea e dell’Agea. Inchiesta nata da un articolo di stampa che segnalava tra Montalbano Elicona e Floresta un’articolata organizzazione che aveva le basi a Messina in un Centro di Assistenza Agricola.

Finora  sono stati eseguiti più di trenta decreti di perquisizione e sono stati notificati numerosi decreti di esibizione documentale. Destinatari degli atti sono diversi centri di Assistenza Agricola, enti che gestiscono le istruttorie relative alle domande di finanziamenti europei in agricoltura.

La vasta operazione, che interessa le Province di Messina, Enna e Catania, è coordinata dal Procuratore della Repubblica, Guido Lo Forte affiancato dal Sostituto Procuratore, Antonio Carchietti.

Al centro dell’inchiesta soprattutto la zona di Tortorici  e del v comprensorio dei Nebrodi. Le indagini hanno preso il via dopo alcune denunce presentate da parte di proprietari di terreni che al momento della presentazione della domanda per il contributo loro spettante si sono visti rispondere che le particelle di proprietà, ad insaputa degli stessi, erano già state inserite in analoghe domande di finanziamento, presentate da altre persone.

Le verifiche hanno così permesso di individuare un meccanismo di frode più strutturato, realizzato in via telematica da alcuni soggetti che inserivano in numerose istanze presentate da aziende agricole a loro riconducibili, terreni di ignari proprietari.

Alcuni dei destinatari dei provvedimenti eseguiti oggi, tra l’altro, vantano diversi precedenti penali per truffa mentre altri risultano collegati alla criminalità organizzata locale nonché interessati pure dalle vicende connesse alla concessione dei pascoli dell’Azienda Speciale Silvo Pastorale di Troina, relative all’emanazione di apposite interdittive antimafia della Prefettura di Messina a seguito della stipula del Protocollo di legalità.

Gli investigatori del Nucleo di Polizia Tributaria di Messina intendono pure riscontrare se esista una regia comune in grado di coordinare i diversi imprenditori agricoli coinvolti. “L’inchiesta- spiega una nota della Finanza- conferma come i sistemi illeciti realizzati per drenare illecitamente risorse finanziarie nel settore agricolo, di concreto interesse per la criminalità, sia ben radicato nella zona del Parco dei Nebrodi. Ciò trova chiara conferma dagli esiti degli oltre cento accertamenti svolti nella prima parte del 2016 e nel precedente biennio nella zona nebroidea dai finanzieri delle Tenenze di Sant’Agata di Militello e Capo d’Orlando, che hanno permesso di rilevare irregolarità per quasi cinque milioni di euro di contributi illecitamente percepiti, su un totale di undici milioni oggetto d’analisi ed hanno portato alla denuncia di ben ottanta responsabili”. (@G.Pensavalli)

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