Oltre un’ora tra interventi e pause da parte del sindaco e l’assessore al bilancio. Luca Eller si sbilancia con un discorso che, per sua stessa ammissione è “non tecnico ma politico”.
Si dà degli obiettivi ma non parla di date, eccetto una: il 30 giugno, giorno entro il quale l’amministrazione intende avere risolto le faccende consuntivo 2015, piano di riequilibrio e previsionale 16/18. Non fornire certezze su giorni, mesi e ore è un insegnamento che Eller coglie appieno, affermando che l’esperienza Signorino insegna, cosa che evidenzia senza mezzi termini.
Il discorso si articola in più punti e tocca principalmente i diritti di una città a cui evidentemente sente di appartenere già al punto da lasciarsi sfuggire una riflessione degna del più originario dei messinesi: non c’è ragione per cui la città debba essere gestita da terzi, non c’è motivo per cui debba “venire qualcuno da fuori” a salvare Messina che si può salvare anche da sola.
L’assessore si lascia andare a dei commenti senza filtri che data l’impassibilità dei volti dei membri giunta forse non sono stati colti subito e appieno. Senza girarci troppo attorno Eller ha assolto tutti, tutti meno il suo predecessore e, con nettezza ha affermato, rivolgendosi ad Accorinti seduto alla sua sinistra: “Non voglio affondare il coltello, sindaco. Io capisco le difficoltà ma non si doveva arrivare a questo punto!”.
Il punto del ritardo che rasenta il non ritorno: “Non si poteva fare in due settimane un lavoro che si lasciava alle spalle due semestri. Siccome a questo punto si è arrivati però io cerco di dare una mano per uscirne. Non vedo cattiveria… È successo: io sono qui per fare una mano tutto insieme per venirne fuori”.
Ecco che si presenta l’Eller politico, che si proietta su scenari di briefing e confronti ai cui tavoli sbatterà i pugni se necessario perché spalmare un piano in dieci anni è un tempo inaccettabile, secondo l’amministratore.
“Pensare a 50 milioni l’anno per compensare significherebbe diventare commissari liquidatori di noi stessi. Un conto sono 12/13/14 milioni”, un importo che dovrà essere valutato sotto due profili, quello della sostenibilità finanziaria “ma parallelamente deve essere politicamente e socialmente reggibile. Lotterò in ogni sede con ogni forza possibile per questo”, dichiara.
L’assessore al bilancio annuncia adesso l’inizio di una nuova fase, quella che passa dalla “novità che tecnicamente intendevo portare qui e che ora possiamo comunicare ufficialmente: un documento unico di programmazione”. E proprio con un cronoprogramma e l’attività frenetica di tutti gli uffici e i dipartimenti (“che ora funzionano”, asserisce il sindaco), per Eller “riusciremo a salvarci con le nostre forze. Questa comunità lo può fare. Questa è la parte politica di Eller”.
E anche quest’ultima frase è tra virgolette perché SuperVainicher parla di sè in terza persona. (@Eleonora Urzì Mondo)