Un insediamento avvenuto in una giornata funesta, quello dei tre nuovi membri del consiglio: Cecilia Caccamo, Gaetano Gennaro e Maurizio Rella. Hanno prestato giuramento davanti ad una platea molto variegata: amici e parenti lieti ed emozionati (sono circolati anche fiori e reflex per immortalare il grande giorno), giunta schierata, giornalisti attenti, lavoratori spazientiti e consiglieri evidentemente seduti sulle uova.
Perché? Semplice: ieri avrebbe dovuto essere il giorno del giudizio e in aula si sarebbe dovuto discutere il previsionale2015. In pochissimi credevano davvero si sarebbe arrivati al dunque senza rinvii e polemiche e infatti tutto è stato rimandato ad oggi. Certo è che come “primo giorno di scuola” per le new entry non è stato proprio una passeggiata di salute: animi esacerbati, disordini e attacchi non sono mancati.
Occhi puntati sulla first lady Cecilia Caccamo che, dopo aver prestato giuramento, si è limitata ad un breve discorso con una flebilissima voce. La consigliera, profondamente afona, ha affermato di sentire forte la responsabilità del ruolo che i cittadini le hanno assegnato. “Metto a disposizione la mia esperienza umana e il mio bagaglio culturale per contribuire con spirito critico”. E proprio la capacità critica viene contestata da alcuni, preoccupati possa venir meno per quello che c’è chi considera un conflitto d’interessi determinante dal rapporto della neoinsediata con il primo cittadino. Ma la Caccamo, che ha deciso di non rifiutare l’ingresso in consiglio solo dopo aver discusso con amministrazione e movimento, ha chiosato: “Sono qui perché il popolo mi ha scelta”.
Va ricordato che, in tutti i casi, si tratta di seconde scelte (ma pur sempre scelte). Anzi, per la precisione, mentre per Gennaro si tratta di una “terza scelta” (dopo David e Cocivera), nel caso dei due nuovi membri di Cambiamo Messina dal Basso si parla di terza e quarta: in ordine di preferenze e di successive rinunce, infatti, la lista di Cambiamo Messina dal Basso ha visto un boom di consensi per Renato Accorinti, seguito -tra i rinunciatari- dall’ei fu assessore Nino Mantineo – cui è subentrata Ivana Risitano- , e ancora Lo Presti e Sturniolo. Ovviamente questa è solo una questione di numeri e non una valutazione di merito.
Altro ingresso è quello di Maurizio Rella che nel proprio “saluto” all’aula ha voluto ringraziare anche “gli amici” – così li ha chiamati – dimissionari Nina Lo Presti e Gino Sturniolo (con i quali francamente non sembrava scorresse buon sangue) per il lavoro svolto sin ora. E’ arrivato anche un appunto sulle vicende giudiziarie che interessano alcuni dentro e fuori l’aula: “Auspico che le vicende giudiziarie che riguardano questo consiglio comunale si concludano nel migliore dei modi e che anche il consigliere coinvolto in altre vicende possa far valere le sue ragioni“, ha sostenuto sorprendendo (in varie accezioni) i presenti, con particolare riferimento ad alcuni accomodati tra gli scranni che, tra una fronte corrucciata e una risatina sarcastica, non hanno trattenuto la reazione spontanea.
E infine ecco un democrat giunto a rimpinguare le fila di un gruppo rimasto sguarnito dopo la transumanza di pressoché tutte le sue componenti.
Il Partito Democratico ha adesso un nuovo membro, Gaetano Gennaro che, in realtà, tanto nuovo non è, avendo già abbondantemente esperienza in campo consiliare. Dieci gli anni trascorsi all’interno dell’aula che ieri lo ha nuovamente accolto tra “bentornato” e attestati di stima dei colleghi, compreso Giuseppe Santalco che, però, ha colto l’occasione per invitarlo ad essere libero e non rispondere con l’obbedienza alle indicazioni “gravissime” (le considera) fornite dal commissario del suo partito.
“La sua presenza costituisce un apporto di estrema importanza per questo consiglio”, commenta la sua capogruppo, Antonella Russo che di lì a poco risponderà anche al collega di Felice per Messina, prendendo parzialmente le distanze dalle considerazioni espresse dall’onorevole cosentino.