La notizia arriva mentre è in corso la conferenza stampa di Area Popolare a Palazzo Zanca: il gruppo di Sicilia Futura con il testa l’onorevole di riferimento Beppe Picciolo si trova in Procura per investire il vice prefetto Maria Antonietta Cerniglia di una questione -quella morale- che sta intossicando le istituzioni messinesi.
Dopo la vicenda David, il Pdr aveva preso le distanze da un sistema che definiva preoccupante sostenendo che avrebbe chiesto interventi e supporti da parte delle massime istituzioni (dal Prefetto, per l’appunto, al presidente della Regione) perché si gestisse opportunamente il “caso Messina”. Un “caso” che certamente non giova all’immagine e la credeibilità dei rappresentanti politici nostrani specie per la sua potenza mediatica in grado di rafforzare una delegittimazione dell’aula che passa prima di tutto dalla sfiducia verso le istituzioni e l’immobilismo di Palazzo Zanca. Un immobilismo che stamattina si traduce in ideali botte da orbi per tutto e tutti: da una parte i due capigruppo di Ncd e Udc, Daniela Faranda e Mario Rizzo che propugnano dimissioni coatte di tutti senza esclusioni di colpi, dall’altra i Progressisti democratici in gita al Palazzo del Governo.
Intanto, tra una proposta d’effetto -per carità- e una mossa strategica -touchè- alla città cosa resta se non un pugno (enorme) di debiti, profonda precarietà e mancanza di servizi e certezze del domani?