In considerazione delle comunicazioni ricevute dai centri di competenza scientifica – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-Osservatorio Etneo e Università di Firenze-Dipartimento di scienze della terra – rispetto a valori anomali rilevati nell’abito dell’attività di monitoraggio dell’Etna, il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ha disposto il passaggio allo stato di allerta gialla.
L’allerta gialla indica uno “stato di potenziale disequilibrio” del vulcano, in considerazione dell’andamento dei parametri registrati nelle ultime 36 ore.
Il passaggio all’allerta gialla, determinato in stretto raccordo con la struttura di protezione civile della Regione Siciliana, prevede un’intensificazione delle attività di vigilanza e monitoraggio da parte dei centri di competenza scientifica. Sulla base dei dati di monitoraggio condivisi, il Dipartimento Regionale di Protezione Civile garantisce un’attività mirata di valutazione dei potenziali scenari di impatto locale e l’allertamento, in coordinamento con la Prefettura di Catania, del territorio e dei Sindaci dei comuni interessati, ai fini dell’adozione di eventuali misure operative volte a fronteggiare fenomeni previsti o in atto. – Roma, 18 maggio 2016″
Il Dipartimento della Protezione Civile Siciliana rivolgendosi ai comuni interessati e quelli limitrofi raccomanda l’attivazione di tutte le procedure relative al rischio vulcanico contenute nei piani di protezione civile in relazione al grado di allerta nonchè le azioni che di volta in volta riterranno necessarie. Particolare attenzione dovrà essere posta nel regolamentare/vietare l’accesso di turisti e curiosi nelle aree esposte al rischio di esplosioni, eruzioni e altre manifestazioni legate all’evento in corso. Sarà, comunque, necessario rispettare le distanze di sicurezza e attuare tutte le misure a tutela dell’incolumità della persona e dei beni.
Il Dipartimento della protezione civile siciliana ha provveduto, inoltre, alla diramazione di apposito avviso recante il livello di allerta (allarme) e le indicazioni per l’attuazione della fase operativa da parte dei Comuni afferenti alle aree sommitali e del versante est del vulcano.