Fine di un amore: non è una questione personale, tant’è che “con Beppe i rapporti sono identici a ieri e l’altroieri”, idem dicasi per i colleghi del gruppo che, in termini di crew, dice le mancheranno. L’addio di Elvira Amata al Pdr di Picciolo del quale è stata capogruppo in consiglio comunale fino ad un istante fa, oggi è stato formalizzato dopo che, da qualche settimana, si rincorrevano voci e supposizioni a riguardo. Nei corridoi di Palazzo si vociferava di un malcontento della consigliera che, già da un po’, sembrava dare segni di insofferenza che, qualcuno aveva collegato alla recente nomina ad assessore della new entry in giunta Daniela Ursino -sulla quale, per la transitiva, se così fosse, però, si ammetterebbe ci fosse un’opzione piccioliana.A riguardo, a domanda, la diretta interessata ha categoricamente smentito-.
Insofferenza confermata ma per ragioni ben diverse: “Ad un certo punto non ho più condiviso il percorso che stava seguendo il movimento a cui avevo aderito”, ci spiega. Raggiunta telefonicamente, la first lady di Sicilia Futura che da qualche ora è a tutti gli effetti la frontwoman di Fratelli d’Italia nella nostra realtà locale, chiarisce le ragioni della sua scelta. “Il panorama è confuso. Ma le mie scelte non riguardano le modalità di gestire l’attività sul territorio di Sicilia Futura”, sia chiaro, l’abbandono ha ragioni diverse. “Il movimento sta andando a vele spiegate verso il Pd e non è una realtà nella quale io mi posso identificare. Gli ideali non sono morti e io ho una mia storia e una mia appartenenza identitaria”. Così la Amata che adesso fa entrare a gamba tesa FdI – AN in consiglio comunale, un gruppo che oggi conta solo lei ma che, stando a qualche indiscrezione, presto potrebbe contare nuovi ingressi. Un passaggio ponderato e discusso direttamente con la leader del partito, nonché oggi candidata sindaco di Roma Capitale, Giorgia Meloni: “Lei parla alla gente, mi ritrovo molto nel suo modo di fare. Ha un linguaggio chiaro, lontano dal politichese. Ha i piedi ben piantati a terra, in mezzo alla gente. Condivido appieno questo modo di fare politica”. Un nuovo cambiamento nell’assetto del consiglio che potrebbe muovere ben oltre un unico membro da un gruppo all’altro.