La Cisl chiede al cda del TVE, un incontro urgente “per ripristinare le verità e soprattutto restituire dignità e rispetto alla forza lavoro”.
Quelle dell’ormai ex sovrintendente del teatro Vittorio Emanuele, avvocato Antonio Saija, sarebber dichiarazioni “strumentali e farneticanti” per il segretario generale della Cisl Funzione Pubblica, Calogero Emanuele, che bolla senza mezzi termini le uscite del dimissionario.
“Tutte le criticità emerse negli ultimi anni non possono essere assolutamente addebitate ai dipendenti l’accusa che all’interno dell’Ente mancano le professionalità capaci di poter gestire il sistema è pretestuosa”.
Fughe in avanti sarebbero quelle del professionista in merito a cui il rappresentante della sigla sindacale chiede dei chiarimenti. “Tutti i tentativi che ha posto in essere cercando di superare le relazioni sindacali, adottando unilateralmente atti che tra le righe nascondono strategie mirate solo a sminuire le professionalità e le risorse umane che per un ventennio hanno saputo assicurare programmazione e attività di gestione”. La risposta del sindacato, attaccato dall’ex sovrintendente che ha tacciato le associazioni dei lavoratori di mettersi di traverso (parafrasando), non si è dunque fatta attendere.
“Non vorremo che si voglia alzare un polverone solo per rafforzare posizioni e ruoli – sostiene Calogero Emanuele – Le dimissioni del Sovrintendente devono far riflettere e ripensare all’organizzazione e alla gestione del Teatro perché se da un lato una sorta di rilancio è stato intrapreso, dall’altro lato vengono assunte posizioni che guardano ad un decentramento delle attività sul territorio che sicuramente servono ma sarebbe necessario, prima, effettuare una comparazione costi-benefici”. Un’operazione di verità si attende adesso la Cisl nell’interesse dei dipendenti, affinché siano messe in luce le circostanze di “ una sana e corretta attività amministrativa, contabile e tecnica che in questi anni ha tenuto alta la bandiera del Teatro Vittorio Emanuele”.