“Viadotto Ritiro, porto di Tremestieri, via Don Blasco: tre occasioni da non perdere ma che rischiano di diventare un pericoloso boomerang per i lavoratori edili messinesi”, questa la preoccupazione della Cisl che chiede chiarimenti sui lavori che interesseranno queste aree della città. «Quanta sarà la manodopera locale che sarà impiegata delle tre opere?» è stata la domanda posta dal segretario provinciale della Filca Cisl, Giuseppe Famiano, nel corso del Consiglio Generale provinciale della Federazione degli Edili. «Poche decine di unità, se va bene», la risposta del segretario generale della Cisl Messina, Tonino Genovese. «Saranno una goccia in un mare – ha sottolineato Genovese – anche se è positivo che si sblocchino alcune opere, sia per l’occupazione ma anche per la tipologia di opere importanti per la città. Ma, in generale, si continuano a sprecare risorse per interventi “a tempo” piuttosto che utilizzarle per far si che tutto il territorio diventi attrattivo per gli investimenti. Non possiamo continuare ad immaginare di operare un’ipotesi di sviluppo solo ed esclusivamente sulle opere e risorse pubbliche». Questa rischia di diventare una vera e propria occasione persa. «Bisogna lavorare sulla formazione e sulla specializzazione della manodopera locale – ha detto – Toto Costruzioni porterà il 60% della manodopera che già opera con l’impresa perché altamente specializzata. Occorre un piano di alta formazione per i lavoratori edili messinesi per “specializzarli” in attività che possano, poi, eseguire nella nostra provincia piuttosto che “costringere” le imprese a portare da fuori le competenze che occorrono». Dopo il continuo dato in perdita sul lavoro nel campo dell’edilizia e visto il lunghissimo elenco delle opere cassate nella nostra provincia, la Filca Cisl ha inviato al Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi con una lettera per chiedere un intervento risolutivo del Governo nazionale per accelerare lo sblocco di opere pubbliche già finanziate ed appaltate.
«Nella sola città di Messina – ha ricordato Famiano – sono state censite 120 scuole che richiedono interventi di manutenzione e nei prossimi giorni realizzeremo un’anagrafe delle scuole di tutta la provincia per verificare le condizioni in cui versano e per chiedere la realizzazione di interventi necessari per ristabilire le condizioni di sicurezza e dare lavoro a tanti lavoratori e imprese artigiane della nostra provincia». Per non dimenticare poi la stuazione della Strada Statale 117 Centrale Sicula, che dovrebbe collegare Santo Stefano di Camastra a Gela e del porto di Sant’Agata Militello. “La Nord-Sud rischia di diventare un’incompiuta visto che i lavori sono fermi dal 21 dicembre a causa delle note vicende giudiziarie che hanno portato cassa integrazione straordinaria per un anno di 90 lavoratori. Il porto di S. Agata è stato interessato da un’inchiesta che ha bloccato la gara per la direzione dei lavori e farà slittare l’avvio del cantiere se non addirittura la perdita del finanziamento».