“Sono giunti finalmente a conclusione i lavori di ampliamento del cimitero di San Filippo ed il risultato è veramente apprezzabile, con una particolare cura anche nei dettagli architettonici ed artistici, e con interventi volti alla migliore fruizione degli spazi da parte di coloro che si recano a visitare i propri defunti”.
Con queste dichiarazioni l’assessore ai Cimiteri e Verde pubblico, Daniele Ialacqua, ha espresso la propria soddisfazione, inaugurando l’opera realizzata al cimitero di San Filippo.
“La previsione di un sito destinato a cimitero islamico e la piramide con iscrizioni sul tema della sepoltura sono preziosi elementi che sottolineano l’aspetto universale delle sepolture e dell’unità religiosa. Ringrazio – ha continuato l’Assessore – tutti coloro che hanno reso possibile, nell’arco di circa un decennio, lo svolgimento dei lavori. Nella prossima settimana sarà possibile avviare le nuove tumulazioni che consentiranno, insieme al completamento dei lavori in corso in altri cimiteri cittadini, di alleggerire ulteriormente la pressione sul deposito del cimitero monumentale”.
L’opera, che giunge a compimento con l’ultimazione dei lavori del 2° stralcio ed il completamento dei circa 1.800 posti-salma previsti, è stata progettata da Giovanni Maimone, che ha curato anche la direzione lavori, coadiuvato da una equipe tecnica composta per il progetto strutture ed opere geotecniche da Massimo Chillemi, per la direzione lavori strutture ed opere geotecniche da Carmelo Starrantino e per gli studi geologici da Carmelo Gioè.
I lavori, per un importo complessivo di circa 5 milioni di euro, costituiscono una delle maggiori opere realizzate ed ultimate a Messina negli ultimi dieci anni e non gravano sulla cittadinanza, ma sono autofinanziate attraverso la vendita stessa dei posti-sepoltura. Le imprese esecutrici sono state per il 1° stralcio la PAVA costruzioni di Adrano (CT) e per il 2° stralcio la MEDIL costruzioni di Sciacca (AG); il RUP per il 1° stralcio è stato il dirigente comunale Domenico Manna, mentre per il 2° stralcio la dirigente Maria Canale.
Per la parte artistica la collaborazione è stata di Ranieri Wanderlingh, che ha realizzato una pregevole fontanella con un raffinato mosaico artistico, con tessere vetrose, all’interno della concavità sezionata di una torre alta circa 13 metri, intagliata alla base e svuotata, per creare un apparente effetto di precario equilibrio statico, in rapporto con l’altra torre (ascensore) che, con i suoi oltre 16 metri costituisce il vertice altimetrico della composizione architettonica.
Ad accentuare la verticalità delle torri sono stati inseriti, sulle sommità, dei coni rivestiti con tessere cromatiche sempre in mosaico vetroso e doccioni e coronamenti in pietra lavica con segnavento a carattere simbolico ed illuminazione artistica. Al centro dell’ampliamento cimiteriale è stato poi collocato un blocco piramidale a tre facce, con iscrizioni sul tema della sepoltura di carattere latino, giudaico-cristiano ed orientali-medio-orientali, a simboleggiare l’universalità del tema della morte, anche attraverso le diverse religioni e religiosità.
Tale cimitero, a detta di alcuni, vuole caratterizzarsi proprio sull’aspetto universale delle sepolture e dell’unità religiosa. A seguito di procedura ad evidenza pubblica, infatti, uno dei due campi di inumazione previsti è stato assegnato ad una comunità islamica. Oggi, per le nuove elaborazioni dei luoghi consacrati alla sepoltura, ove i fruitori paradossalmente non sono i morti ma i vivi, che in questi luoghi provano sensazioni intime, si è sviluppata una maniera di progettare più libera, dove il riferimento è anche l’uomo, che con le diverse sensazioni e sentimenti, partecipa alla visione della morte e dell’aldilà attraverso le varie religioni.
Il tema architettonico complessivo dell’ampliamento del Cimitero di S. Filippo è stato così sviluppato con una visione figurativa e simbolica del bastione fortificato a protezione del recinto sacro, realizzato con gli stessi muri-cellari con accentuata strombatura e con un tracciamento orografico a forma poligonale irregolare, che vuole ispirarsi e riattualizzare quella magnifica architettura militare, trascurata e, come altre realtà cittadine, attualmente privata della sua potenzialità estetico-funzionale, che è il cinquecentesco Forte Gonzaga, che domina la valle del Camaro, come il nuovo cimitero si relaziona con quella del S. Filippo.