Un’offesa verso le professionalità attive in città, così si leggerebbe secondo l’onorevole Germanà,la scelta dell’amministrazione, di avvalersi di un esperto al bilancio (“badante” di Signorino prima, suo successore poi) venuto da fuori. Un “non messinese” nonostante le risorse umane di cui dispone la città. “Mi lascia sgomento che secondo chi amministra Messina, in città, non ci siano professionalità valenti e competenze da mettere a disposizione dell’interesse comune, al punto di dover ricorrere alla nomina di un nuovo assessore toscano”. E proprio riguardo Luca Eller, il parlamentare regionale, vuol dire la sua, con specifico riferimento alle recenti affermazioni del neoamministratore sul “tanfo di mafia” che si sentirebbe in riva allo Stretto.
“È già la seconda volta che l’assessore parla di mafia: la prima volta fu in conferenza stampa qualche giorno fa, la seconda attraverso il suo profilo social ieri. Rimanere indifferenti a certe parole è impossibile, pertanto ritengo doveroso invitare da cittadino il dottor Eller a sporgere denuncia alla Procura della Repubblica nel caso in cui fosse a conoscenza di pressioni o infiltrazioni direttamente o indirettamente collegate all’Ente nel quale si ritrova a ricoprire un ruolo amministrativo. Diversamente, se le sue fossero solo parole buttate lì, mi preme fargli constare che ci sono già moltissimi elementi tra le fila dell’antimafia propagandistica (ma fortunatamente anche tantissimi per cui è un impegno serio e onesto, senza fini secondi); da parlamentare siciliano lo invito dunque, spassionatamente, a mettere da parte certe uscite inopportune (se non pronte per essere raccolte dai giudici) e preoccuparsi di fare il suo dovere di assessore al bilancio, dell’unica città italiana senza previsionale 2015. Specie considerate le gravi responsabilità che egli stesso ha riscontrato nell’operato della giunta di cui fa parte, dando così ragione alle critiche che sin dalle prime avvisaglie di cattiva gestione avevamo contestato a questa amministrazione”, conclude il parlamentare.