Il famoso Ritratto Trivulzio di Antonello da Messina, attualmente custodito a Torino, per la prima volta in riva allo Stretto. Il dipinto, che fino al 1852 ha fatto parte della collezione di una nobile famiglia fiorentina, passata poi nella collezione Trivulzio -assieme ad altri grandi opere ad altri grandi capolavori come la Madonna Trivulzio di Filippo Lippi o la Madonna col Bambino di Giovanni Bellini – sarà esposta dal 1 giugno al 10 luglio presso il museo regionale.
Si tratta di uno dei migliori ritratti di Antonello da Messina e riguarda un periodo molto roseo dell’artista messinese, quello flammingo: sfondo scuro, nuovo uso della luce e una cornice interna alla tela.
Nel 1935 l’intero patrimonio Trivulzio fu oggetto di una delle più importanti transazioni commerciali di opere d’arte mai effettuate in Italia, che vide contrapposte l’amministrazione comunale di Milano e la città di Torino, tanto da necessitare l’intervento diretto dell’allora governo Mussolini.
Come già registrato per l’opera “L’Annunciata”, anche questo dipinto, che di fatto rappresenta un uomo con una espressione acuta e beffarda, conferisce fascino e mistero all’opera anche nota come “Ritratto D’uomo” che per quaranta giorni a cavallo tra giugno e luglio prossimi sarà ammirabile nelle sale del museo regionale di Messina.