La Giunta che ieri avrebbe dovuto trasmettere gli atti sul previsionale 2015 ai revisori dei conti, stamattina non aveva ancora comunicato un beneamato niente. Conseguenza: l’impossibilità a fare arrivare in Aula entro martedì il bilancio. Eppure, ieri, il sindaco, in risposta alle proteste dei lavoratori -senza stipendio- elargiva rassicurazioni a tinchitè, certo che il 72 ore tutto sarebbe stato risolto, Messina avrebbe visto approvato il previsionale, i dipendenti avrebbero finalmente goduto del proprio stipendio, e tutti sarebbero vissuti felici e contenti. Ci ha pensato Dario Zaccone a dare un bacio amaro alla Bella Addormentata e svegliare tutti dal sogno favolistico. Il presidente del Collegio dei revisori lamenta l’assenza del parere del ragioniere generale in cui Antonino Cama certifichi il famoso sforamento delle spese. Niente bilancio, niente fondi di Stato: addio ai 20 milioni di euro che avrebbero dovuto arrivare entro fine mese. E intanto gli stipendi, ovviamente, non arrivano.