Torna alla ribalta Natale Trischitta, l’ex meccanico che in ATM ha scalato ogni vetta e oggi è anche il capo della segreteria del direttore generale Foti.
Natale è il fratello di Pippo, il capogruppo di Forza italia al Comune ma il dettaglio incide poco o nulla. Dunque, è il 2001 e Natale Trischitta viene chiamato in azienda in CFL, cioé con un contratto di formazione Lavoro.
Precisiamo: un contratto biennale presso l’officina gommato con la mansione di operaio qualificato. La qualifica? Parametro 140.
Un infortunio alla schiena, dopo i due anni di formazione, lo mette fuori gioco per sei mesi e nell’ottobre 2003 Trischitta viene dirottato nell’Area Amministrativa settore sicurezza, sempre con la qualifica da 140.
E’ anche eletto consigliere di quartiere (alla prima Circoscrizione) mente il fratello Pippo finisce a Palazzo Zanca. Nel febbraio 2007 l’ATM riqualifica Natale Triscritta operaio qualificato d’ufficio e, di fatto, passa nel ruolo di impiegato amministrativo. Ci vorrà poco per passare alla segreteria del direttore generale e, quindi, all’Ufficio Legale e Sinistri, successivamente diventa collaboratore d’ufficio e il parametro professionale sale a 175.
Intanto la moglie, che fa l’avvocato, “gestisce” tra i clienti alcuni dipendenti che hanno contenziosi legali con l’ATM. Diciamo che, in tutto, saranno una ventina i casi in cui si potrebbe leggere un possibile conflitto d’interessi. Tra marito e moglie. Ah, nel 2013 Natale Trischitta cita in giudizio l’azienda trasporti per il riconoscimento di un parametro più elevato, il 205, in quanto di fatto coordinatore di ufficio. Chi difende? La moglie, ovvio. C’è un tentativo di conciliazione presso l’Ufficio del Lavoro, l’azienda si costituisce, non “resiste” e accoglie la richiesta. In genere, assicurano i bene informati, capita il contrario.
Un momento: ma la firma del conciliante è quella del direttore d’esercizio e non del dg autorizzato dal Cda. Manca la delega, l’atto è nullo, almeno secondo lo statuto ATM.
L’azienda decide di non dare l’esecuzione ma non lo impugna. Così la moglie avvocato di Trischitta intima l’esecuzione con la modalità dell’obbligo del fare. Il neo commissario ATM Enrico Spicuzza comincia a vederci più chiaro, “legge” il conflitto d’interessi e prova a far trasferire Trischitta con la qualifica ” vera”, 175. Facendo cessare la differenza di paga percepita.
Ma poi Spicuzza va via e se ne torna in segreteria, e l’ATM – siamo nell’aprile 2014- chiuderà il contenzioso con l’accoglimento del parametro 205 con decorrenza 2010, riconoscimento della qualifica retributiva con differenza del 50%.
Al momento non è stato possibile capire se è aumentato il carico legale affidato alla moglie di Trischitta per ” pareggiare” la differenza. Comunque, in tre anni Trischitta è passato dal parametro 140 al 205. E oggi può partecipare a un concorso per qualifica 230. Intanto firma come direzione commerciale Quarta Area.