Scoperti 11 lavoratori “in nero” su 35 lavoratori controllati, sospese 4 attività imprenditoriali, sanzioni amministrative per oltre 36.000,00€, recuperi contributivi e previdenziali per oltre 60.000€: e’ questo il bilancio dell’ultima operazione condotta dai Carabinieri del NIL e del Comando Provinciale di Messina, con gli Ispettori del Lavoro civili e su impulso del Direttore Territoriale del Lavoro.
“Il lavoro nero si conferma largamente praticato – sono le conclusioni a cui giungono i militari – ancora più colpevolmente, alla luce delle riforme introdotte dal Jobs Act. Ma l’Arma vigila sul fenomeno nell’intento di contribuire alla sua drastica riduzione”.
Durante l’operazione sono state controllate 18 aziende e verificate 35 posizioni lavorative; scoperti 11 lavoratori in nero su 16 presenti in quattro diverse società, per cui in quattro casi veniva adottata la sospensione dell’attività imprenditoriale; contestate sanzioni comprensive delle maxisanzioni per il lavoro nero per 36.000,00€, recuperi di contributi e ritenute previdenziali INPS per 60.764,39€.
Nel corso dei controlli effettuati a Messina da militari e Ispettori civili, emergevano all’attenzione:
- due panifici, in cui venivano verificati 2 lavoratori in nero su 4 presenti e 1 lavoratore in nero su 2 presenti con conseguente sospensione dell’attività imprenditoriale;
- una pasticceria, in cui scoprivano la presenza di 1 lavoratore in nero su 2 presenti e con conseguente sospensione dell’attività imprenditoriale;
- un parrucchiere, in cui venivano sorpresi 3 lavoratori in nero su 3 presenti e con conseguente sospensione dell’attività imprenditoriale;
- un’azienda edile, in cui al titolare veniva contestata la mancata predisposizione del piano operativo di sicurezza(POS);
- una seconda azienda edile, in cui al titolare veniva contestata la mancata vigilanza medica per i dipendenti, il non avere provveduto alla formazione/informazione, nonché l’avere impiegato 1 lavoratore in nero su 1 presente;
- un negozio di abbigliamento cui al responsabile veniva contestata l’installazione di una video sorveglianza senza l’autorizzazione del Direttore della Direzione Territoriale del Lavoro, né accordo sindacale. Per tale evenienza la persona veniva deferita all’AG Messinese.
I Carabinieri di Messina insieme alla Direzione Territoriale del Lavoro hanno fra i loro obiettivi istituzionali il far rispettare i contratti nazionali del lavoro delle varie categorie e il contrasto al lavoro nero: entrambi vengono perseguiti con costanza. Il comparto CC Tutela del Lavoro presso la DTL, rimane a disposizione della cittadinanza per ricevere denunzie ed effettuare i conseguenti controlli. Così anche le Stazioni Carabinieri della città e provincia sono aperte a coloro che vogliano denunciare: l’Organizzazione Territoriale dell’Arma lavora in perfetta osmosi con quella Specializzata. I controlli proseguiranno nei prossimi giorni con la variazione di obiettivi ed orari.