Senza soldi ma anche senza vergogna!
Questa è la situazione in cui versa la città: Palazzo Zanca, che non avendo provveduto a produrre neanche fuori dai tempi e dalle proroghe un bilancio previsionale relativo ad un anno conclusosi da oltre 4 mesi, offre a Messina, oltre una serie di disagi, una clamorosa dismissione dei più essenziali servizi pubblici. Stop mensa scolastica; saluti e baci a 25 autovetture della Polizia Municipale -a meno che non si salvi in corner la situazione con qualche magheggio dell’ultimo istante-; fazzoletto bianco e commozione anche per l’ennesimo addio di Messinambiente.
Infatti, mentre si inizia a discutere dell’imposta sui rifiuti per l’anno in corso, la partecipata si ritrova con casse asciutte e prospettive nulle. Sembrerebbe proprio che di scorta vi sia benzina sufficiente a completare il ciclo di raccolta del week end: ammesso e non concesso si evitino sorprese e imprevisti. Il commissario liquidatore, Giovanni Calabrò, fa sapere che nella più rosea delle prospettive, si potrà immaginare un prosieguo delle attività non oltre i primi giorni della prossima settimana.
L’Amministrazione è già stata messa a parte di questa preoccupante faccenda che attiverebbe la caduta di tutta una serie di pedine vicine l’una all’altra in questo domino di raccolta, conferimento e smaltimento. Ad esempio, da questo momento, a Pace non potranno più essere scaricati sfalci e potature, in conseguenza a quanto avvenuto a Patti, ove da quasi due anni si conferiscono tali scarti ma verso cui, da mesi, la società di Via Dogali non salderebbe i pagamenti dei dovuti.
Di male in peggio.
Intanto è stata annunciata per oggi pomeriggio una convocazione straordinaria della 1^ commissione consiliare per discutere -per l’appunto- di bilancio; per il resto, da Palazzo Zanca e dal suo nuovo ospite, il neo assessore Eller Vainicher, non sembrano giungere rassicurazioni di alcun tipo. Si attende nuovo appello accorato di Ialacqua con richiesta di tenere in casa l’immondizia fino a tempi migliori.