L’assessore alle Politiche Sociali, Nina Santisi, è intervenuta sabato scorso al convegno tenutosi a Santa Maria Alemanna ed organizzato dal CESV di Messina, sul tema “Dall’indagine regionale alla riforma del Terzo Settore: come cambia il Volontariato”.
All’incontro hanno preso parte rappresentanti istituzionali, esperti, volontari ed operatori del Terzo settore, che si sono confrontati sui bisogni del volontariato, a partire dai risultati della ricerca regionale (promossa e realizzata dai tre Centri di servizio della Sicilia e dal Comitato di gestione del fondo speciale per il Volontariato della Sicilia) e sulla legge delega del Terzo settore, appena approvata dal Senato. I lavori sono stati aperti dal presidente del CESV, Santi Mondello, che ha ribadito l’importanza di avere un’interlocuzione diretta e paritaria con le istituzioni per condividere un processo di cambiamento così importante per il mondo del volontariato.
Al tavolo dei relatori si sono susseguiti gli interventi dei deputati nazionali, Enzo Garofalo, e regionali, Filippo Panarello e Francesco D’uva; del commissario straordinario della Provincia Regionale di Messina, Filippo Romano; e di Dario Caroniti, in qualità di delegato del Rettore; che hanno dato il loro contributo alla riflessione sottolineando alcuni aspetti salienti della legge delega.
Il senatore, Giampiero D’Alia, ha inviato un intervento di saluto in quanto impossibilitato ad essere presente.
Nel corso della prima sessione del convegno, coordinata da Rosario Ceraolo, è intervenuta l’assessore alle Politiche Sociali, Nina Santisi, sul tema “La collaborazione con il volontariato nelle emergenze una buona prassi da proseguire e replicare nell’azione ordinaria”.
“L’azione che il volontariato svolge nella nostra città – ha evidenziato l’Assessore – è significativa e proficua la collaborazione avviata con le associazioni, con la Consulta delle Organizzazioni sociali e la Consulta di Protezione civile nelle ultime due emergenze: la crisi idrica e gli sbarchi. Collaborazione che non è mai stata suppletiva dell’intervento pubblico ma che piuttosto si è consolidata nell’ottica della corresponsabilità. L’importanza di un volontariato – ha concluso la Santisi – sempre più consapevole e formato, e che sappia svolgere la propria azione di advocacy, coniugandola ad una ricerca attiva di soluzioni nella logica di una sana sussidiarietà circolare con le istituzioni”.
Sono seguite le relazioni del direttore del CESV Messina, Antonino Anastasi, componente del Comitato scientifico del gruppo di ricerca, che ha illustrato la mappa dei bisogni del volontariato siciliano emersi dall’indagine. Si tratta di bisogni strategici come quello della formazione, sia di tipo tecnico di implementazione di conoscenze e competenze per la gestione delle attività, sia di tipo trasversale per la gestione delle relazioni interne ed esterne all’organizzazione, ma anche di tipo gestionale, amministrativo, logistico; mentre il presidente del Co.Ge Sicilia, Vito Puccio, si è soffermato sull’importanza della ricerca considerata a livello nazionale una buona prassi da esportare, sottolineando il ruolo importante dei Centri di Servizi nell’erogazione dei servizi a supporto alle associazioni. Elemento questo ampiamente riconosciuto dal campione dell’indagine.
I lavori della seconda sessione, coordinata da Maria Lucia Serio, sono stati aperti da Luigi D’Andrea, docente di diritto costituzionale dell’Università degli Studi di Messina, che ha fatto il punto su ruoli e funzioni dei soggetti del Terzo Settore nel progetto di riforma, evidenziando la funzione di trade union tra la dimensione pubblica e la dimensione privata svolta dal Terzo settore, grazie alla sua capacità di costruire relazioni nello svolgimento di attività di interesse generale.
Per il Terzo settore è intervenuto Giuseppe Di Natale, portavoce Forum del Terzo Settore Sicilia, che si è soffermato sulle criticità della legge di riforma e la possibilità che queste possano essere superate con i decreti attuativi, invitando tutti i soggetti interessati e le reti di rappresentanza, ad essere uniti e determinati.