All’indomani del rimpasto nella Giunta Accorinti, non si respira particolare entusiasmo. IL sindaco pare abbia scontentato tutti. Tanto che persino Indietrononsitorna, una “costola” del movimento che ha sempre sostenuto l’esperienza politica di Accorinti, mette i puntini sulle i. Non esprimendo un giudizio negativo sui neo assessori, ma puntando il dito sulle responsabilità del supermanager Le Donne.
“Il sindaco Renato Accorinti ha dato seguito al primo impegno assunto nella conferenza stampa di sabato 2 aprile, quando aveva annunciato un”cambio di passo” nell’amministrazione della Città – si legge in un documento – La rimodulazione delle deleghe e la conseguente modifica della composizione della Giunta sono il primo atto, che necessita certamente di altre azioni per dare contenuto alla volontà del sindaco di ottenere una decisa accelerazione al percorso di rilancio dell’attività amministrativa.
La fase 2.0 che Renato Accorinti ha annunciato deve mettere al centro lo sviluppo economico, le politiche del lavoro, le sfide della città metropolitana, tutti obiettivi strategici sui quali avviare un utile confronto con le parti sociali, le rappresentanze professionali, le istituzioni interessate, le associazioni, i movimenti.
Ma il rilancio deve necessariamente tradursi anche in un percepibile miglioramento dei servizi al cittadino, che passa da un deciso incremento della qualità e dell’efficienza dell’apparato burocratico”.
Il movimento, di cui fanno parte tra gli altri Elio Conti Nibali e Lucy Fenech, sottolinea che “Nessun cambio di assessore o rimodulazione delle deleghe comporterà efficaci risultati se non verrà accompagnato, subito, da un cambio di marcia e decisioni conseguenti sulla macchina amministrativa.
In questo campo siamo quasi fuori tempo limite. Non è ammissibile che si dichiari di avere trovato un “moribondo” e non avere concretizzato le azioni utili per avviare un processo di recupero, aspettando quasi tre anni per rendersi conto della necessità di un supporto nella formazione.
Gli sforzi quotidiani di Sindaco e assessori vengono nei fatti penalizzati da una struttura che non viaggia alla stessa velocità, ed in alcune occasioni sembra anche remare contro.
In più, avere affidato due incarichi di enorme importanza alla stessa persona, di fatto limita le possibilità di interventi davvero efficaci, con ritardi di cui tanti si lamentano, ed anche questo nessuno può negarlo.
Appare necessaria quindi una netta separazione, individuando un direttore generale che consenta di ottenere nel periodo più breve un cambio di marcia a tutta la struttura amministrativa e che, per non dare alibi a nessuno, lavori attivando una catena di comunicazione e condivisione delle problematiche che si affronteranno, investendo anche sulla motivazione ed il coinvolgimento dei dipendenti.
Le carenze, le disfunzioni, le mancate risposte non debbono essere considerate iatture ineliminabili, vanno però affrontate con scelte forti, che non possono riguardare sempre e solo la parte politica. La Città che ha votato per il cambiamento non ha più tempo per aspettare”.