Rimpasto accorintiano: Conti Nibali mai stato tra i papabili. Esce il nome della Collica

Conti Nibali non è mai neanche stato tra i papabili.

In queste ore è partito il totoassessore in vista della presentazione delle nuove nomine che il sindaco renderà pubbliche in conferenza stampa domattina.

Uno dei nomi più gettonati era proprio quello del leader di Indietrononsitorna che, in passato, era già stato lì lì per entrare in giunta, salvo poi essersi autoritirato dai giochi per quieto vivere, dopo le polemiche che la possibilità aveva suscitato in una una parte del gruppo Cambiamo Messina dal Basso.

Adesso Elio Conti Nibali viene nuovamente chiamato in causa dalla stampa cittadina che lo addita come probabilissima new entry dell’entourage istituzionale di Accorinti, ma si tratterebbe esclusivamente di voci di corridoio. I bene informati, infatti, smentiscono categoricamente che l’ipotesi sia anche mai stata discussa, in tempi recenti, nonostante i rapporti tra il sindaco e il professionista sarebbero sempre più stretti.

Con il quasi certo arrivo di Luca Eller Vainicher (uno dei “superbadanti” del centro studi), discorso valido anche per Daniela Ursino (presidente dell’Associazione Culturale D’Arteventi), mancherebbe un solo tassello, quello che – per l’appunto – alcuni davano per scontato sarebbe stato occupato da Conti Nibali. Riprendono dunque i bisbiglii sul possibile elemento mancante di questo triumvirato nuovo di zecca e qualcuno esce dal cilindro persino il nome di Maria Teresa Collica, già sindaco antimafia di Barcellona (sfiduciato qualche tempo fa) che con il primo cittadino messinese è sempre andata d’amore e d’accordo.

Il cerchio si chiude comunque sulla questione vicesindaco: se originariamente pareva sarebbe spettata a Sergio De Cola l’investitura, in questi istanti si dice si sia in realtà indirizzata la preferenza su Gaetano Cacciola.

A prescindere da quanto sarà confermato o smentito dall’Esecutivo domani, pare (e sottolineiamo “pare”) che questo rimpasto sarebbe avvenuto col beneplacito del Governatore e sotto la stele di un certo parlamentare regionale (a buon intenditor…). Così come pare (sempre “pare”) che a qualcuno dei membri del gruppo che fa capo (ma proprio capo capo) a questo non meglio identificato deputato palermitano, la presunta strategia (o più probabilmente qualche nome trapelato) non sia andata poi tanto a genio.

Intanto concentriamoci sulla Giunta che, se effettivamente avesse la benedizione di certa politica, non dovrebbe più temere neanche lontanamente possibili spauracchi di sfiducia (ammesso avessero mai spaventato qualcuno i continui annunci al riguardo).

@eleonoraurzimondo

 

 

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