Forza Italia: Berlusconi incontra i nuovi affiliati a Palermo, ma restano fuori i giornalisti “non graditi” e interviene Assostampa

Il lupo perde il pelo, ma non il vizio: Berlusconi non ha cambiato stile, e anche il suo “ritorno” a Palermo, per incontrare i nuovi affiliati freschi di tessera, tra cui i messinesi Francantonio Genovese e Franco Rinaldi (tra gli ospiti da 500 euro a persona per cenare a Villa Bordonaro) è stato segnato da una figuraccia con i giornalisti. Si badi: non quelli assoldati dal partito, che anzi hanno sfoggiato vestiti nuovi di zecca e goduto di una presunta svolta alla loro carriera professionale, ma di quelli liberi e dunque “non graditi”.

Non solo cronisti di piccole testate indipendenti, ma persino rispettabili agenzie come Adnkronos respinti all’ingresso del Teatro Politeama dove si è svolta la convention di Forza Italia. Tanto che sul caso sono intervenuti  l’Assostampa e l’Unione dei cronisti italiani.

berlusca_rinaldiL’Associazione siciliana della Stampa afferma, in una nota, di “ritenere ingiustificabile e immotivato, e pertanto condanna con forza, la decisione dello staff di Silvio Berlusconi di escludere alcuni giornalisti dall’incontro di ieri a Palermo”. Il sindacato dei giornalisti “ritiene inaccettabile il criterio discriminatorio col quale è stato gestito l’acceso dei giornalisti, irrispettoso del ruolo che tutti i giornalisti indistintamente svolgono in favore dei cittadini per garantire una corretta informazione”.

Stessa condanna dall’Unci: 
“Discriminazioni gratuite come queste violano, oltre che la dignità professionale dei cronisti, i più basilari principi della libertà di stampa e di democrazia – ha detto il presidente regionale dell’Unci Andrea Tuttoilmondo -. Finchè si continuerà a ragionare seguendo il parametro della presunta maggiore o minore ‘importanza’ di una testata, non vi sarà una piena possibilità di accesso alla notizia. Tutti i cronisti hanno pari dignità e valore quando operano con coscienza e professionalità”.

“Ci risiamo. Nel nostro Paese – ha sottolineato il vice-presidente nazionale dell’Unci, Leone Zingales – alcuni esponenti politici stilano graduatorie di gradimento dei rappresentanti dell’informazione. Tutto questo lede fortemente le più elementari regole in tema di libertà di stampa”.

Sotto la palma intanto ci si lamenta di Accorinti che ha portato sullo Stretto Libera, citando a vanvera Sciascia che, proprio nello spirito di quella denuncia sul professionismo dell’antimafia, domani crediamo sfilerebbe con Don Ciotti. Perchè adesso si è fatto il giro due volte. E siamo alla retorica dell’antiretorica.  Però…peccato, potevamo ospitare a Messina una bella convention forzista. (@Pal.Ma.)

 

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