Si è svolta oggi sabato 19 marzo la “CAMMINATA PER L’ACQUA BENE COMUNE E CONTRO LE MAFIE” organizzata da Cambiamo Messina dal Basso, nell’ambito delle iniziative collaterali alla Giornata nazionale di Libera “Ponti di memoria, Luoghi d’impegno”.
“Le fontane pubbliche sono il mezzo più antico e immediato per mettere l’acqua a disposizione degli esseri viventi nei centri abitati – ricorda il movimento civico – Nonostante l’incuria, le tubature vecchie, le bottiglie di plastica nei supermercati, i distributori a moneta, esse popolano ancora strade e piazze e ci ricordano che l’acqua non è una merce da vendere e comprare ma un elemento indispensabile alla vita, un bene comune.
Nel 2011 i cittadini italiani si sono espressi con un referendum chiedendo alle istituzioni di mantenere l’acqua pubblica e accessibile a tutti ma , a cinque anni di distanza , resta ancora molto da fare perché le indicazioni uscite da quel voto non restino un elenco di buone intenzioni”.
Per continuare a riflettere e sensibilizzare le persone sul tema dell’acqua pubblica bene comune e insieme approfondire la conoscenza del nostro territorio e delle sue risorse, Cambiamo Messina dal Basso, con l’assessore Ialacqua e la consigliera comunale Ivana Risitano, ha incontrato i messinesi attraverso la Camminata per l’acqua intorno alle nostre fontane, grandi e piccole, storiche o semplicemente utili.
Con partenza alle ore 9.30 da Piazza del Popolo, il gruppo ha visitato la fontanella di Via Faranda, la Fontana Gennaro- recentemente restaurata- , la fontanella di via Dina e Clarenza ( accanto ex istituto Dermoceltico ); la fontana Falconieri, la fontana Orione a Piazza Duomo, per concludersi alla fontana Senatoria , accanto a Palazzo Zanca.
Ogni tappa è stata occasione per un approfondimento storico-artistico e per una riflessione collettiva su diversi temi – legislazione, nuovi stili di vita, questione ambientale, politiche per l’acqua regionali e comunali, prevenzione del rischio di nuove emergenze idriche – attraverso letture, interventi e testimonianze.
Conclusa la camminata è stata presentata una lettera-appello per la tutela del diritto universale all’acqua anche in Sicilia e nella nostra città