“Ho convocato il Consiglio regionale della pesca per lunedì 21 marzo al fine di assumere tutte le iniziative necessarie per tutelare la nostra marineria artigianale e costiera, ad oggi esclusa dalla ripartizione delle quote tonno recentemente decretate dal Direttore Generale del Ministero della Pesca”.
Lo dice in una nota l’assessore regionale all’Agricoltura e Pesca Antonello Cracolici.
“A fronte di un aumento del 20 % delle quote tonno rispetto all’anno precedente, non viene prevista nessuna quota per la pesca artigianale. Il Mediterraneo è pieno di tonni che stanno prosciugando il mare di specie di cui si alimentano come le sarde e le acciughe. Ciò rappresenta un colpo mortale ad un’attività che fa parte della tradizione e della pesca siciliana. Voglio ricordare che l’attività della pesca artigianale siciliana è quella con la marineria più grande d’Italia – continua Cracolici. Oltretutto questa decisione appare ancora più inaccettabile considerato che per la pesca sportiva sono state previste delle quote ammissibili. Si determina un paradosso: al pescatore artigianale che da decenni opera in mare viene negata la cattura del tonno, mentre al pescatore occasionale sportivo viene riconosciuta tale possibilità. Mi auguro che possano rivedersi tali criteri tenendo conto che lo stesso parlamento europeo ha approvato una risoluzione dove invitava a ripartire il 20% delle quote tonno nazionali tenendo conto anche della pesca artigianale”.