Partirà a luglio, nel convento dei Cappuccini di Santa Lucia del Mela, in provincia di Messina, la prima scuola per lo studio delle mummie. Il corso durerà due settimane e vedrà il coinvolgimento di studenti americani e delle università consorziate che hanno collaborato al Progetto mummie siciliane, diretto da Dario Piombino-Mascali, paleoantropologo all’Università di Messina e Vilnius, e Karl Reinhard, scienziato forense dell’Università del Nebraska.
Si studieranno le mummie, la loro conservazione e la musealizzazione dei reperti. Gli studenti saranno ospitati nel convento che custodisce il corpo incorrotto del beato Antonio Franco (nella foto il giorno della beatificazione, il 2 settembre 2013) e altre mummie.
La scuola, patrocinata dal Comune di Santa Lucia del Mela e dall’assessorato ai Beni culturali della Regione siciliana, vuole focalizzare i suoi studi sugli aspetti teorici relativi allo studio delle mummie, tra cui l’anatomia, la tafonomia, la parassitologia e la palinologia, fino ad arrivare alla conservazione e musealizzazione di questi importanti reperti.
Una parte del corso di studi vede anche all’analisi di antichi virus e batteri estrapolati da resti mummificati. Tutti insegnamenti arricchiti da una lunga esperienza sul campo dei docenti che ha gettato luce su stile di vita, abitudini alimentari e cause di morte dei gruppi umani piu’ diversi: dalle mummie egizie di eta’ dinastica a quelle delle torbiere del nord Europa, passando per i corpi delle chiese lituane, per quelli della famiglia Medici di Firenze, come Anna Maria Luisa de’ Medici e Vittoria della Rovere, e per le reliquie dei santi.
Con il suo imponente patrimonio mummiologico, la Sicilia rappresenta una scelta obbligata per gli studiosi d’oltreoceano, grazie ai suoi importanti siti di Palermo, Piraino, Savoca, Gangi e Santa Lucia del Mela.