La guardia di finanzia ha sequestrato beni mobili e immobili per 18 milioni di euro, inclusi uno yacht, sei auto e una Harley Davidson, a Natale Sartori, messinese, già titolare di Alma Group, finito in carcere nel 2014 con altre persone, con l’accusa di un’evasione fiscale per 31 milioni di euro e l’emissione di false fatturazioni per 91 milioni di euro.
Sartori, poi posto agli arresti domiciliari, è noto alle cronache anche per i suoi rapporti di amicizia con Vittorio Mangano, lo ‘stalliere’ di Arcore morto anni fa, e Marcello Dell’Utri. I sequestri, anche di beni della famiglia di Sartori, rientrano in una attività di misure di prevenzione.
Nel 2014 Sartori fu arrestato con l’accusa di essere capofila di una serie di operazioni illecite che coinvolgevano il Consorzio Alma Group, di cui era a capo l’imprenditore messinese. L’azienda, specializzata in pulizie, trasporto merci per conto terzi emovimentazione di magazzino, si era aggiudicata decine di appalti privati, compresi quelli di alcune grandi catene di supermercati come Esselunga, Conad e Il Tirreno. Al gruppo facevano capo otto cooperative ritenute fittizie, le quali avrebbero emesso fatture per operazioni inesistenti per 91 milioni, Iva compresa, e mai versata, a favore di Alma Group consentendo a quest’ultimo di detrarre illegittimamente l’imposta.
Le indagini, coordinate dal pm Alessandra Dolci della Dda di Milano, hanno consentito di appurare come l’imprenditore fosse un soggetto “abitualmente” dedito a condotte illecite di varia natura (reati tributari e contro la Pubblica amministrazione) e con la disponibilità di un patrimonio sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati. Il sequestro ha riguardato oltre 35 immobili e terreni, 9 auto, una barca, diversi conti correnti e una società.