Le donne dell’associazione “Mamme per la vita” intervengono alla vigilia di un processo che potrebbe segnare il passo nella costruzione dell’elettrodotto Sorgente-Rizziconi. Il 23, infatti, avrà inizio il dibattimento sulla violazione delle norme di salvaguardia del piano paesaggistico, che ha portato al sequestro del Pilone 40.
“Finalmente è arrivato il giorno in cui si può iniziare a far chiarezza su una delle irregolarità dell’elettrodotto – scrivono le mamme -Purtroppo il Comune di Saponara, nel cui territorio ricade il sostegno n. 40 aveva scelto la via del silenzio, piuttosto che muoversi come bene ha fatto l’Associazione Mediterranea per la Natura.
Il Piano Paesaggistico dell’ambito 9, anche se ancora in regime di salvaguardia, ha oggi un ruolo molto forte nella lotta contro l’inceneritore previsto a San Filippo del Mela da Edipower perché è alla base del diniego pronunziato dalla stessa Soprintendenza, sul progetto della società Edipower/A2A.
E’ proprio per l’importanza che ricopre questo Piano di tutela che dobbiamo e vogliamo incitare tutte le Istituzioni e le Autorità competenti a sostenerlo e a farlo approvare definitivamente dalla Regione Sicilia.
Noi di “Mamme per la Vita” non ci arrenderemo e continueremo a lottare civilmente, come abbiamo fatto sino ad oggi, informando, sensibilizzando e anche, ove necessario, protestando duramente per tutelare il nostro territorio e la salute delle nostre famiglie, nella speranza di lasciare ai nostri figli un mondo migliore”.