La pavimentazione del borgo marinaro di Torre Faro ricoperta dal bitume ha fatto saltare sulla sedia più di qualche cittadino. In particolare il consigliere della VI circoscrizione Giuseppe Sanò, che ha chiesto una spiegazione scritta da parte dell’Amam, “colpevole” di aver eseguito la copertura.
“I lavori sono stati resi necessari a causa della fuoriuscita di liquami di un pozzetto antistante la piazzetta Feluca, e hanno interessato la condotta fognaria di via Torre per un tratto di circa 30 metri – si legge nel documento firmato dal direttore generale Luigi La Rosa, il quale specifica che “il ripristino della sede viaria, necessario per riaprire l’arteria principale al traffico veicolare, è avvenuto mediante conglomerato bituminoso anzichè attraverso le mattonelle preesistenti in quanto, al momento non è possibile eseguire il ripristino della pavimentazione originaria, dovendo attendere l’assestamento totale del sottofondo stradale, nonostante il costipamento già eseguito”.
Il dirigente rassicura che, una volta avvenuto l’assestamento (ma non c’è un preciso riferimento temporale) “questa Azienda provvederà al ripristino della pavimentazione come in origine”.
Di certo, il colpo d’occhio è tra i peggiori. Uno scempio che tutti si augurano possa diventare il prima possibile un brutto ricordo. (@pal.ma.)