“Chiediamo al Ministero risorse adeguate per superare il gap geografico scaturente dall’insularità della Sicilia per garantire un servizio pubblico necessario alla mobilita’ di 5 milioni di cittadini siciliani secondo il principio costituzionale della continuità territoriale e funzionale alla realizzazione pratica dell’area integrata dello stretto”. A scrivere l’appello l’Orsa, che in una lettera indirizzata al Ministrero, nella persona del responsabile della Direzione Generale del trasporto marittimo Enrico Maria Pujia, evidenzia “lo stato di precarieta’ in cui versa l’attuale sistema di traghettamento veloce sullo stretto nella tratta marittima Messina – Villa San giovanni insufficiente a garantire il traffico pendolari che nello scorso 2015 ha fatto registrare oltre 300 mila passaggi e carente nelle necessarie coincidenze con il trasporto ferroviario regionale di Sicilia e Calabria”.
“Chiediamo al Ministero – continua Michele Barresi – un urgente confronto congiunto con il Gruppo FSI per la realizzazione di un servizio marittimo sullo stretto con corse veloci cadenzate ogni mezz’ora dalle 5:00 mattino alle 23:00 di sera ed il ripristino della nave bidirezionale nel porto storico da parte di Bluferries. Al Ministero e Trenitalia si richiede di garantire adeguate coincidenze tra treni regionali provenienti dalla Sicilia l’AV calabrese e corse marittime con un adeguato biglietto integrato nell’abbonamento ferroviario. Si attende inoltre da codesto Ministero formali garanzie per il proseguo dell’attuale servizio di lunga percorrenza ferroviaria da e per la Sicilia la cui proroga contrattuale e’ scaduta lo scorso 31 dicembre “.
“Il Parlamento europeo, votando in questi giorni una risoluzione presentata dal PPE – sottolinea il sindacato – riconosce la “condizione di insularità” per la Sicilia e richiama la Commissione europea a dare applicazione all’articolo 174 del trattato sul funzionamento dell’Unione, che riconosce condizioni di oggettivo svantaggio per le regioni insulari aprendo l’opportunità a nuove risorse economiche. Secondo noi di Orsa, si pongono cosi’ le condizioni per superare anche nello stretto di Messina gli ostacoli normativi posti in Europa dal regime di libera concorrenza rispetto al principio della continuità territoriale e crediamo pertanto che l’attuale Governo Italiano abbia adesso maggiori strumenti per garantire adeguate risorse da investire nel servizio pubblico ferroviario e marittimo senza incorrere nei divieti dell’Unione Europea”.
L’organizzazione sindacale si è rivolta anche al Gruppo Fsi e alla società Bluferries.
“Non possiamo non ricordare, che nel dicembre 2014 , il Ministero dei Trasporti delego’ in capo a Rete Ferroviaria Italiana gli oneri del servizio di traghettamento veloce Messina-VSG con affidamento diretto senza destinare pero’ alcuna risorsa aggiuntiva a differenza della tratta marittima Messina- Reggio C. ove , con regolare bando triennale, vennero destinati circa 28 milioni di euro. Una scelta politica discutibile che tuttavia , nonostante l’impegno profuso per tutto il 2015 dalla Societa’ Bluferries di RFI che assicura senza garanzie e risorse aggiuntive un minimo di servizio tra le due sponde , non essendoci ad oggi formalizzata alcuna garanzia di continuita’ dello stesso penalizza utenza siciliana e calabrese e mette a rischio i livelli occupazionali ; circa 40 unita’ marittime e 30 nelle ditte in appalto dell’indotto.
In questo stato di cose dal gennaio 2015 la Societa’ Bluferries garantisce solamente 9 corse giornaliere di mezzi veloci tra Messina e VSG e ha da diversi mesi soppresso l’unica nave bidirezionale in partenza dal porto storico anche a seguito di scelte commerciali legate a recenti deliberazioni dell’amministrazione comunale di Messina in materia di circolazione dei mezzi pesanti in citta’ .
Ci risulta che questo Ministero avesse disposto sia a Trenitalia che ad RFI l’obbligo di creare le condizioni per garantire la massima sinergia tra i treni regionali di Sicilia e Calabria e l’attraversamento marittimo tra le due sponde garantendo all’utenza adeguate coincidenze nei rispettivi orari commerciali.
Ad oggi – evidenzia l’Orsa – alla luce dell’ultimo orario commerciale di Trenitalia Sicilia tali coincidenze restano carenti nelle relazioni ferroviarie Palermo/Siracusa – Messina e Villa SG , principalmente per l’insufficiente numero di corse marittime ricadenti unicamente nella fascia oraria dalle 6:00 alle 19:30 ed il biglietto di traghettamento non e’ inspiegabilmente incluso nel costo di un abbonamento/biglietto ferroviario interregionale costituendo per l’utente siciliano e calabrese un pesante onere aggiuntivo che reputiamo inaccettabile. Resta irrisolta la problematica del collegamento degli ultimi treni Alta velocità della sera dalla sponda calabrese alla Sicilia per mancanza di ogni collegamento marittimo del vettore pubblico” .