Incredibile ciò che è accaduto questa mattina all’ex Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Messina, dove si doveva svolgere l’esame di Stato di Abilitazione all’esercizio della professione di Medico. La prova si è svolta correttamente in tutta Italia, tranne che ha Messina, poiché il Cineca, il maggior centro di calcolo d’Italia e consorzio che si occupa della predisposizione delle prove a livello nazionale, ha inviato all’Ateneo peloritano 125 plichi, mentre gli studenti iscritti alla prova erano 155.
Alle ore 8,30 di oggi, dunque, nel momento in cui sono stati consegnati i plichi inviati dallo stesso CINECA, ci si è accorti dell’assenza di ben 30 buste.
Il responsabile della Direzione Amministrativa Servizi Didattici, Ricerca e Alta Formazione, Carmelo Trommino, ha immediatamente allertato il MIUR che, verificato l’errore del CINECA e predisposti i necessari atti, ha rinviato le prove a data da destinarsi.
Non tarda ad arrivare la reazione del Rettore dell’Università degli Studi di Messina Pietro Navarra: “Ritengo innanzitutto doveroso – afferma Navarra – scusarmi con i candidati per quanto accaduto. Il mancato invio di alcune buste contenenti i compiti e la relativa documentazione d’esame, tuttavia, è da attribuire esclusivamente a un errore del CINECA e per questo l’Università si riserva di avviare un’azione risarcitoria. Tra l’altro, almeno in via informale, i funzionari del CINECA hanno già riconosciuto l’errore, imputandolo a un difetto di trascrizione del numero di candidati da noi comunicato nei mesi scorsi.
L’amministrazione ha seguito costantemente l’evolversi di quanto stava accadendo, cercando di alleviare il più possibile il disagio dei candidati e per questo non posso che ringraziare tutto il personale tecnico amministrativo ed i docenti coinvolti nella procedura.
Nel contempo, già stamattina abbiamo sollecitato il MIUR a individuare nel più breve tempo possibile la data del nuovo esame, affinché i candidati dell’Università degli Studi di Messina non vengano ulteriormente penalizzati rispetto ai loro colleghi”.
Il Cineca era finito già nella bufera nell’ottobre 2014, quando gestendo le prove nazionali di accesso alla Scuola di specializzazione in Medicina, divise in tre macrosettori, aveva somministrato le domande preparate per il settore Area Medica ai candidati del settore Servizi clinici, e viceversa. L’errore avea comportato la necessità di ripetere gli esami per 8.319 dei 12.168 candidati totali e aveva spinto il presidente del Cineca, Emilio Ferrari, e il suo direttore, Marco Lanzarini, a rassegnare le dimissioni dagli incarichi. @SimoneIntelisano