Una sfida lanciata dal presidente dell’Ars a mezzo social e subito raccolta dal mancato assessore. Quello tra Giovanni Ardizzone e Elio Conti Nibali è un “duello” che non poteva non far discutere.
Al centro i contributi annuali dell’Assemblea regionale che, da ieri, sono di dominio pubblico e hanno attirato l’attenzione e l’indignazione del professionista messinese.
Nello specifico, la lente d’ingrandimento è puntata sugli eventi finanziati dalla Presidenza e dal consiglio di Presidenza regionali: quasi 700 milioni di euro divenuti casus belli per una diatriba social tra i due.
Elio Conti Nibali avrebbe inviato a giunta e segretario generale una nota riferita proprio alle “regalie” -così vengono definite- sparse a piene mani dall’onorevole scudocrociato nel 2015.
La notizia della missiva non ha perso tempo a giungere alle orecchie dell’ex assessore alla cultura che, senza alcun tentennamento, ha prontamente risposto, lanciando il suo guanto di sfida. ” Dott. Conti Nibali invece di continuare ad aizzare in segreto…parliamone…pubblicamente…ne parli direttamente Lei…da persona illuminata e, se lo ritiene anche in un confronto pubblico, sulle somme assegnate …Potremmo estendere il confronto su come si amministra…..Sono altri i consigli che dovrebbe dare alla sua amministrazione…ed i messinesi sanno quali……”.
Una polemica che ricorda il botta e risposta tra Renato Accorinti e il commissario democrat Ernesto Carbone, non ancora passato in cavalleria.
E suddetto guanto viene raccolto in 3-2-1… Ecco sul wall del leader di Indietrononsitorna comparire la risposta: “Gentile dott. Ardizzone, con piacere accolgo il suo inusuale invito ad un pubblico dibattito. Sarà una fortunata possibilità per un cittadino poter conoscere i motivi per cui nel 2016 esistono ancora somme a disposizione del Presidente dell’Assemblea regionale, e come mai 630 mila euro ( un miliardo e duecento milioni delle vecchie lire) vengono dispensati grazie a regolamenti che probabilmente vanno riconsiderati. Come sarà interessante conoscere i motivi per cui alcune parrocchie sono privilegiate nella destinazione dei fondi, e perché si è ritenuto utile finanziare la sfilata della fanfara. Nel nostro incontro certamente mi informerà anche delle modalità con cui è entrato in possesso di corrispondenza privata. Con fiducia attendo.Nel frattempo probabilmente lei risponderà anche ai giornalisti di Repubblica, Gazzetta del sud e Livesicilia che si sono interessati in questi giorni della stessa questione con commenti, mi pare, poco lusinghieri”.
Adesso non resta che capire dove, come e quando avverá questo “Vera Cruz” tra i nostrani aspiranti Gary Cooper e Burt Lancaster; in palio sembra esserci qualcosa di valore come e più dell’oro sulla carrozza della contessa Duvarre: la prossima tornata elettorale che, in un modo o nell’altro, è verosimile, li vedrà tra i protagonisti -che siano di prima o seconda fila è da vedere-. @Eleonora Urzì