Ciclismo. Olimpiadi 2016. Nibali:“il tracciato è più duro di quel che mi potessi aspettare”

Vincenzo Nibali scopre il circuito di Rio de Janeiro e le sue insidie. Impegnato nella ricognizione per i Giochi Olimpici assieme ad Adriano Malori e ai compagni Fabio Aru e Valerio Agnoli, il messinese ha avuto modo di toccare con mano le difficoltà di un tracciato definito da tutti davvero impegnativo. “Il percorso è duro anche da scalatore – dichiara alla Gazzetta dello SportIl circuito finale è veramente impegnativo, la discesa è tecnica. Ci sono tratti in cui l’asfalto è molto rovinato”. Dello stesso avviso è Aru che non si nasconde sostenendo che “il tracciato è più duro di quel che mi potessi aspettare”, in un’analisi che non lascia spazio ad interpretazioni differenti. C’è una certezza: per vincere una medaglia olimpica bisognerà faticare, su un percorso che ha più insidie di quelle proposte dal profilo altimetrico. Il Commissario Tecnico Davide Cassani  ci crede, nonostante la grande concorrenza. Ora bisognerà prepararsi al meglio per quella che sarà una grande battaglia.

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