Premio Annarita Sidoti consegnato a Tindaro Lisa.
Il Salone delle Bandiere stracolmo e l’entusiasmo contagioso dei numerosi ragazzi presenti hanno fatto da ideale cornice, ieri pomeriggio, alla “Festa dell’Atletica Messinese 2015”, che si è svolta a Palazzo Zanca. La manifestazione, organizzata dalla FIDAL Messina, ha inizialmente ricordato, in modo emozionante, Annarita Sidoti, la campionessa di marcia prematuramente scomparsa, con il premio a lei dedicato assegnato a Tindaro Lisa, talento peloritano del mezzofondo nel giro della Nazionale azzurra “Allievi” e con una toccante poesia, scritta e letta da Mario Sibilla.
Sono stati poi premiati i Master vincitori di titoli nazionali e internazionali: Maria Ruggeri (Atletica Villafranca), salita sul gradino più alto del podio con la staffetta 4×400 ai Mondiali di Lione, dove ha conquistato pure un argento nella 4×100 assieme alla compagna di squadra Marta Roccamo, Tatiana Betta (Podistica Messina) e Anna Maria Famea (Tyndaris Pattese), entrambe oro agli Europei di Grosseto, e i tricolori Ruggeri, Francesco Longo, Luciano Gilotti, Salvatore Pino, tutti e quattro dell’Atletica Villafranca, e Rosario Gallo della Fidippide, passato ora alla Proform. A seguire, tantissimi riconoscimenti sono stati consegnati alle società meritevoli sia per i risultati agonistici ottenuti che per quelli organizzativi e promozionali, al gruppo giudici di gara, ai cronometristi, ai giovani che hanno brillato nell’anno solare appena trascorso nelle varie categorie d’appartenenza, ai tecnici, ai podisti classificati al termine del “Grand Prix dei Due Mari” di corsa su strada e a cinque testate giornalistiche.
Tra gli ospiti d’eccezione, vi erano il Segretario generale della FIDAL Fabio Pagliara, omaggiato con delle pregiate bottiglie di vino offerte dalla nota azienda “Palari” di Messina, il sindaco Renato Accorinti, l’Assessore allo Sport Sebastiano Pino, il Delegato provinciale del CONI Aldo Violato, il Consigliere regionale della FIDAL Giuseppe Locandro, la famiglia Strino-Sidoti e Massimo Vincenzo Modica (argento ai Mondiali di maratona e bronzo agli Europei). Hanno fatto, infine, gli onori di casa, oltre naturalmente al Primo cittadino, il presidente della FIDAL Messina Andrea D’Andrea e i consiglieri Maria Ruggeri (vice-presidente), Massimo Ania, Alberto Doriore, Nunzio Scolaro, Omar Menolascina ed il responsabile tecnico Salvatore Saraò.
INTERVENTI OSPITI
Fabio Pagliara (Segretario generale FIDAL): “Il 2015 è stato un anno con aspetti contrastanti per l’atletica leggera italiana. Da un lato gli straordinari obiettivi raggiunti a livello giovanile e anche nel settore Master, dall’altro, invece, ai Mondiali di Pechino le cose non sono andate affatto bene proprio nella stagione che precedeva le Olimpiadi. Nel complesso, sono emersi dati importanti e state varate iniziative lodevoli come “L’Atletica è Salute”. Per quanto riguarda la Sicilia, conosciamo a fondo i problemi legati all’impiantistica; è un momento difficile per fare attività, ma vi sono numeri che certificano una ripresa in particolare a Messina e provincia. Il ricordo di Annarita Sidoti è centrale per la FIDAL, basti pensare che le è stato intitolato il Campionato Italiano di marcia”.
Sebastiano Pino (Assessore allo Sport Comune di Messina): “Quello dell’atletica è un movimento sempre attivo e spero che possa tornare a essere presente costantemente all’interno delle scuole. In tal senso, abbiamo individuato dei progetti da portare avanti per spingere più ragazzi possibili a scoprire questo affascinante sport”.
Renato Accorinti (Sindaco di Messina): “Mi emoziono ogni volta che parlo dei miei trascorsi. Fare e insegnare atletica mi ha riempito la vita per tanti anni. Il campo era per me una casa, che adesso è diventata il Comune. Nella mia azione incontro giornalmente una certa resistenza, ma cerco di tenere duro battendomi sempre in prima fila per le Istituzioni, proprio sulla base di quello che mi ha trasmesso l’atletica”.
Pietro Strino (marito di Annarita Sidoti): “Sono stato un uomo fortunato a conoscere Annarita e a trascorrere con lei 27 anni della mia vita. Quella grinta che ha avuto nello sport l’ha sempre accompagnata. Dopo aver concluso la carriera agonistica, si è buttata a capofitto nell’università, conseguendo la laurea. Ha cresciuto i tre figli e ha sempre guardato avanti con grinta, anche durante la malattia. Porteremo avanti il suo messaggio e non la dimenticheremo mai”.