Il quarantesimo anniversario della pubblicazione dell’Horcynus Orca è stato occasione di un incontro nel quale arte, cultura e ricerca scientifica hanno animato il pomeriggio odierno dell’Università di Messina.
A fare gli onori di casa il Coordinatore del Collegio dei Prorettori, Prof. Giovanni Cupaiolo, che a nome dell’Ateneo ha espresso tutta la soddisfazione per aver avuto la possibilità di accogliere l’invito della Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Messina e dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana a collaborare all’organizzazione dell’iniziativa: “Quarant’anni dalla pubblicazione di Horcynus Orca – Stefano D’Arrigo: gli amici e le arti“.
Il Soprintendente, arch. Rocco Scimone, portando i saluti dell’Assessore Vermiglio si è detto compiaciuto della virtuosa collaborazione intrapresa dalle istituzioni presenti e ha preannunciato l’organizzazione di una nuova mostra che sarà dedicata al grande architetto messinese Filippo Juvara.
“Il sole tramontò quattro volte sul suo viaggio e alla fine del quarto giorno, che era il quattro di ottobre del millenovecentoquarantatre, il marinaio, nocchiero semplice delle fu régia Marina ‘Ndrja Cambrìa arrivò al paese delle Femmine, sui mari dello scill’e cariddi”.
Con queste frasi, che segnano l’inizio del romanzo di Stefano D’Arrigo, l’attore Maurizio Marchetti ha introdotto i lavori del convegno, nel corso del quale è stato inoltre proiettato un video, curato da Egidio Bernava, in cui per immagini veniva ripercorsa la Messina di D’Arrigo.
Sono poi intervenuti il prof. Antonio Baglio (Università di Messina), il critico letterario Sergio Palumbo, l’artista Luigi Ghersi, la prof.ssa Francesca Bernardini (La Sapienza di Roma) e la prof.ssa Alessia Cervini (Università di Messina). Ospite d’onore il Maestro Luigi Ghersi i cui dipinti, appartenenti alla collezione dell’Università e ispirati all’Horcynus, hanno arricchito lo scenario dell’Aula Magna.
Infine, accompagnati dai propri docenti, gi studenti degli istituti scolastici Quasimodo e Basile hanno animato il convegno con la realizzazione, in tempo reale, di una rappresentazione pittorica ispirata alle vicende di ‘Ndria Cambria e alle opere del maestro Ghersi.