Caos: è decisamente il secondo nome di Messina. Sia esso acustico o viabile, non lascia scampo e, specie in alcune zone, diventa realmente una trappola in cui incappare è sin troppo semplice.
A denunciare la condizione che annualmente, specie in vista delle festività natalizie, si ripete ciclicamente, è il comitato 29dicembre, la cui presidente, dottoressa Patrizia Midiri, ha lanciato a mezzo stampa un appello all’amministrazione e al dirigente del reparto competente, Mario Pizzino, per correre ai ripari.
“Per chi vive, lavora o anche solo desidera passeggiare dalle parti di piazza Cairoli, che dovrebbe rappresentare fino a prova contraria il salotto di Messina, diventa sempre più complicato non impazzire tra continui clacson, soste selvagge e impossibilità di percorrere normalmente suddette vie con il proprio mezzo senza dover gincanare tra questa e quell’auto in doppia fila”, esordisce la professionista. “Per non parlare dell’assoluto nonsense che taluni sensi di marcia rappresentano, evidentemente slegati da una logica d’insieme che dovrebbe risultare coerente e snellire il traffico, non invece peggiorarlo. Una delle richieste che avanziamo è che si valuti la possibilità di invertire il senso di marcia di Via Giordano Bruno verso la Via S. Cecilia, augurandoci inoltre che si riesca a pianificare, in vista delle prossime settimane soprattutto, un piano di intervento che contenga la sosta selvaggia in Via La Farina -che non è Ztl-. Infatti”, prosegue, “in vista delle imminenti ricorrenze natalizie che, notoriamente, costituiscono un periodo durante il quale i messinesi maggiormente affollano il centro, è chiaro che il fenomeno sarà accentuato oltremodo, come ogni anno. Una seria e competente gestione della città passa anche e soprattutto dalla capacità di rendere vivibile il territorio e, francamente, appare assurdo che non si provveda ancora a risolvere la questione del traffico urbano, laddove è lampante il degrado e l’anarchia che imperversano in quella che, sulla carta, è oltretutto una Ztl . E allora che si gestisca il centro città davvero come una zona a traffico limitato (cosa che ad ora, di fatto, non è!) ponendo in essere le dovute restrizioni, valutando i parametri sulla base dei quali consentire il transito solo ad alcuni mezzi o solo in alcune fasce orarie. Giacché ad ora, sembra che l’unica ragione valida per adoperare la dicitura Ztl sia di mera convenienza economica per l’Ente, poiché solo in alcuni casi, tra cui per l’appunto le aree ztl, è possibile imporre parcheggi a pagamento su ambo i lati. Riteniamo inoltre che per risolvere criticità importanti si debba intervenire finanche sui alcuni sensi di marcia: è questo ad esempio il caso di Via Giordano Bruno; in tal evenienza, siamo consci del fatto che la congestione di Via Ugo Bassi (che è una delle vie più caotiche e intasate) verrebbe notevolmente a ridursi. Chiediamo, dunque, come comitato cittadino, che l’amministrazione e il dipartimento competente retto dall’ingegnere Pizzino si occupino della situazione ormai insostenibile per chi risiede o fruisce del centro e nell’interesse degli esercenti che hanno il sacrosanto diritto di lavorare in condizioni di normalità e che invece perdono clienti spesso e volentieri snervati all’idea di dover raggiungere un centro trafficato e nel quale è impossibile muoversi senza incolonnamenti infiniti è altrettanto infinito giri a vuoto alla ricerca del parcheggio che non c’è. Ma questa è un’altra storia”.