Esistono delibere che non esistono. O meglio, esistono per qualcuno, come il sovrintendente del Teatro Vittorio Emanuele Antonino Saija e non esistono per altri, come il presidente dello stesso Ente, Maurizio Puglisi. Sembra emergere questo dal comunicato stampa inviato proprio da Puglisi in merito alla questione “Fiorello”. Infatti, in una delibera del Cda del Vittorio Emanuele erano stati inseriti due spettacoli che sarebbero serviti per equilibrare il bilancio dell’Ente: uno spettacolo di Rosario Fiorello il 13 dicembre al Palasport (previsti 4.500 spettatori con un biglietto dal prezzo medio di 40 euro, per un totale di 180mila euro di ricavi) ed un concerto a pagamento a piazza Duomo nella notte di capodanno (previsti 8.000 paganti con biglietto da 20 euro, per un totale di 160mila euro).
Come vi avevamo anticipato in mattinata, lo stesso Fiorello su Twitter aveva smentito la sua presenza a Messina il 13 dicembre, visto che dal 13 al 15 dello stesso mese sarà impegnato al Teatro Politeama di Palermo: “Non ho ancora il dono dell’ubiquità” ha detto lo stesso showman in un video pubblicato sulla sua pagina Facebook. Poche ore dopo l’esplosione del capo, interviene lo stesso presidente Puglisi, che in un comunicato spiega come “in relazione alle notizie apparse sugli organi di stampa relativamente alla programmazione dello spettacolo di Rosario Fiorello a Messina, e della notte di capodanno, precisiamo che il CDA dell’EAR Teatro di Messina non ha mai deliberato nulla in tal senso, e quindi gli spettacoli non sono inseriti nella programmazione dell’Ente; stante, peraltro, che nello stesso giorno Rosario Fiorello sarà a Palermo con il suo spettacolo. Ci farebbe molto piacere poter ospitare Rosario Fiorello a Messina (cosa che abbiamo già fatto con suo fratello Giuseppe), e vedremo di poter realizzare tale progetto nel prossimo futuro”.
Ma i conti non tornano. Puglisi dice che nulla di quello che è stato scritto in precedenza è stato deliberato. Ma nella delibera del Teatro risalente al 30 novembre, dove lo stesso Puglisi appare tra i presenti della riunione del Cda, c’è la previsione di bilancio con i suddetti eventi inseriti nelle “entrate per abbonamento e sbigliettamento al 31 dicembre 2015”, firmata da Antonino Saija. Perché allora Puglisi dice che il Cda non ha deliberato gli eventi, se invece risulta il contrario? Saija avrà forse inserito questi eventi di nascosto, quando il presidente Puglisi aveva abbandonato il luogo di riunione? Forse è meglio che i due soggetti in questione si mettano d’accordo per dare una versione univoca dei fatti. Intanto, ciò che è certo è che non ci sarà nessuno spettacolo di Fiorello il 13 dicembre a Messina, così come non ci sarà nessun concerto a pagamento a piazza Duomo nella notte di Capodanno (e aggiungerei, per fortuna, essendo l’idea di negare una piazza Duomo gratuita ai cittadini, i quali affollano ogni Capodanno il luogo più popolato del centro storico, alquanto folle). Tra l’altro quest’ultimo evento, sarebbe stato organizzato, secondo quanto scritto nella delibera, in accordo con il Comune di Messina, anche se a quanto pare questi ultimi fino a poche ore fa non ne sapevano assolutamente niente. @SimoneIntelisano