Lunedì 30, alle 18,30 si doveva tenere un incontro tra la deputazione regionale – tra cui i proponenti del progetto di legge, oggi divenuto legge – i rappresentanti dell’ IRCCS Neurolesi e i comitati in difesa dell’Ospedale Piemonte, sull’ accorpamento di quest’ ultimo all’ IRCCS.
“Alle 19,45 nel gabinetto del Sindaco, promotore dell’ incontro – dichiara il portavoce del comitato Renato Coletta – erano presenti soltanto l’ On. Zafarana, del Movimento 5 Stelle, il presidente del Comitato salvare l’ Ospedale Piemonte ed alcuni componenti del comitato stesso. Nessuno degli altri comitati, dell’ IRCCS e della Deputazione regionale è intervenuto né si è preoccupato almeno di avvertire il Sindaco ospitante. Ciò dimostra il completo disinteresse degli invitati, deputati e non, sull’ attuazione della stessa legge in un momento in cui il DG del Piemonte-Papardo minaccia quasi giornalmente la chiusura del pronto soccorso.
La riunione avrebbe avuto lo scopo di stimolare l’ assessore e gli organi amministrativi delle strutture ospedaliere a dare attuazione concreta alla stessa legge che prevede la gestione del PS fino alla messa a regime dell’ “accorpamento” ed in questo senso va dato atto al Sindaco di aver preso l’ iniziativa della riunione, su proposta del Comitato, per “smuovere le acque”.
Il disinteresse dei deputati anche di fronte alla minaccia di chiusura del servizio in spregio alla legge ed alla opportuna ordinanza sindacale di necessità, autorizza purtroppo le illazioni di chi vedeva nell’ iniziativa legislativa solo un paravento per coprire il progetto di smantellamento del Piemonte e , di cessione dell’ edificio all’ IRCCS rassicurando l’ opinione pubblica allarmata: aspettiamo di essere smentiti dai fatti”.