Nella giornata di ieri, su richiesta dell’Assessorato Regionale dell’energia e dei servizi di pubblica utilità, si è tenuto presso la Prefettura di Messina un incontro per l’esame delle problematiche inerenti lo smaltimento del percolato presso la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea.
A dare l’allarme il Noe dei Carabinieri, che ha sollecitato una riunione a cui hanno partecipato i Dirigenti del Dipartimento Regionale Rifiuti, la Commissione Straordinaria del Comune di Mazzarrà Sant’Andrea, il Presidente e l’amministratore delegato della TirrenoAmbiente, il Direttore dell’ARPA e Dirigenti dell’Asp 5 di Messina.
Nel corso dell’incontro si è preso atto delle attuali difficoltà finanziarie in cui versa la TirrenoAmbiente che non le consentono, in relazione ai notevoli crediti vantati, di assolvere agli impegni assunti nei confronti dei fornitori che, già da tempo, hanno sospeso il servizio di trasporto e smaltimento del percolato.
Peraltro, da verifiche svolte dal Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri di Catania, è emerso con chiarezza che, in relazione alla volumetria residua disponibile per lo stoccaggio del percolato, sussiste un potenziale grave pericolo di danno per l’ambiente che potrebbe divenire reale nel giro di pochissimi giorni, qualora gli organi competenti non intervenissero in via d’urgenza ed in deroga alle ordinarie procedure.
Nella condivisa considerazione che tale circostanza assume i contorni di un possibile e concreto rischio di danno ambientale, si è pervenuti alla conclusione della necessità dell’emanazione di un provvedimento contingibile ed urgente, ai sensi dell’art. 191 del Codice dell’Ambiente (D. Lgs. 152/2006), che la Commissione Straordinaria di Mazzarrà Sant’Andrea ha assunto l’impegno di adottare in tempi stretti.