Un week end dedicato al confronto con il territorio quello trascorso dai parlamentari del Movimento 5 Stelle, Francesco D’uva, Valentina Zafarana, Francesco Cappello e Giorgio Ciaccio. L’“Incontriamoci tour” ha fatto tappa a Messina dove non poteva mancare un focus sui fatti che stanno interessando emergenze e scandali a vario livello.
Sui fatti criguardanti i dodici consiglieri del comune di Messina, i portavoce a 5 stelle fanno sapere che non intendono passi sotto silenzio l’offesa (così la definiscono) subita dalla città.
“Avevamo denunciato in passato l’abitudine diffusa in taluni Comuni siciliani di lucrare sul gettone di presenza da parte di alcuni consiglieri comunali – ricorda Zafarana – uno scandalo che ha colpito anche Messina ed ha mobilitato i nostri attivisti, promotori di una raccolta firme online con la quale si chiedono le dimissioni degli esponenti del Consiglio comunale coinvolti. Petizione che, nel giro di pochi giorni, ha già registrato oltre 400 adesioni”.
D’Uva chiama in causa la magistratura affinché “comunichi in modo completo la posizione di tutti i soggetti indagati . La soglia dei tre minuti è, a nostro giudizio, una scelta arbitraria. Un limite temporale che esclude quei consiglieri che, presumibilmente, potrebbero aver tenuto il medesimo comportamento in uno spazio temporale maggiore”.
Ma non bisogna incorrere nell’errore di mettere in ombra la vicenda che ha interessato Messinambiente: “La commissione nazionale Antimafia”, continua il parlamentare messinese, “già nel 2006 aveva già sollevato in merito alla gestione della partecipata del Comune di Messina rilievi legati alla spregiudicata gestione di appalti, affidi e rincari”.
Gli onorevoli regionali Ciaccio e Cappello sottolineano i risultati ottenuti dal movimento alla Regione: “Siamo riusciti a far ripartire 60 aziende in Sicilia e altre 600 nel resto d’Italia, attraverso un’operazione semplice come il taglio delle nostre indennità, un modello che stiamo perfezionando, ma che sarà parte del nostro programma di governo. Siamo riusciti a restituire ai cittadini siciliani il diritto alla mobilità con la realizzazione del Trazzera a Cinque Stelle”. E su Crocetta, non usano mezzi termini: “Coerenti e costruttivi con la nostra azione di denuncia, contro la rivoluzione parolaia di Crocetta; martedì chiederemo formalmente, per la terza volta, le dimissioni del governatore ormai sfiduciato direttamente dai siciliani”.