Chi pagherà i lavori per il bypass di Calatabiano?
Già qualche giorno fa il presidente dell’Amam, Leonardo Termini, aveva risposto a questa domanda ai microfoni dell’emettente Tremedia, una volta appreso che le mani in tasca il Governo non le avrebbe di certo messe.
A metà settimana, il numero uno della partecipata parlava di un “impegno finanziario che farà Amam per sopperire all’urgenza”, almeno in prima istanza. “Superato questo ci sarebbe una competenza del Comune”. Di certo, però, concludeva Termini: “l’Amam non ha in animo di poter ribaltare all’utenza, che è già stata abbondantemente sacrificata durante questa emergenza, i costi”.
A chiarire che sarà quello della società il borsello dal quale dovranno recuperarsi i denari necessari a coprire le spese è il commissario straordinario per l’emergenza idrica, Calogero Foti.
Stando alle parole del capo della Protezione Civile da subito erano apparse a tutti chiarissime le distribuzioni di compiti e responsabilità, comprese quelle economiche. Da par suo, il commissario precisa che le sue mission sono di riportare l’acqua a Messina e mettere in sicurezza la zona che sovrasta Calatabiano e che è interessata dal passaggio delle tubature.
“Sui costi di intervento del bypass”, evidenzia, “sin dall’inizio e successivamente, nel corso dei vari incontri ed anche con note scritte, è stato espressamente chiarito che gli stessi”, intorno al mezzo milione di euro, “sarebbero stati a carico di Amam”.
