Riceviamo e pubblichiamo dall’Ipab Collereale “Richiesta rettifica ai sensi e termini di legge e precisazioni in riferimento all’articolo pubblicato il 07.10.2015 su messinaora.it avente titolo: “L’affaire Collereale: dieci firme contro La Piana. Sull’eredità pende l’esito della ricognizione”.
“La presente al fine di chiedere la rettifica dell’articolo indicato in oggetto e pubblicato via web per le seguenti motivazioni:
- Si chiede la modifica del titolo poiché la locuzione “l’affaire Collereale” fa erroneamente riferimento ad un affare Collereale che non esiste e la rettifica nella parte in cui fa riferimento ad una “feroce polemica interna al clero, sulla gestione di Collereale…” poiché ingenera nei lettori la convinzione errata che la “presunta” feroce polemica dei prelati sarebbe sulla gestione di Collereale mentre invece tutto è riferito alla transazione tra la Curia Arcivescovile ed i padri Rogazionisti ove Collereale è terzo rispetto alla stessa.
- Inoltre si chiede la cancellazione della parte in cui si fa riferimento alle cariche elettive pubbliche dell’Ipab Collereale, non essendoci alcuna relazione con l’argomento dell’articolo.
- Nonché si chiede la cancellazione del riferimento alla delibera del 2015 ed all’incarico legale per impugnare la cartella Ires notificata da Riscossione Sicilia spa. Non si comprende quale nesso abbia l’incarico di difesa con l’argomento dell’articolo, il cui riferimento ingenera nei lettori sospetti infondati che ledono l’onore ed il decoro dell’Ipab e dei componenti il consiglio di amministrazione e del loro operato.
- Ed ancor più la frase conclusiva dell’articolo “considerando che l’Ires è una imposta sul reddito attivo, verosimilmente il denaro guadagnato in un anno dalla pia Opera supera il milione di euro” è destituita di ogni fondamento atteso che questo Ente è senza fine di lucro e ha il bilancio in disavanzo.
Pertanto si chiede la rettifica pubblica dell’articolo de quo e la pubblicazione della presente nota nelle stesse forme e modalità in cui è stato pubblicato l’articolo ed atteso che i riferimenti di cui sopra hanno creato un evidente danno all’immagine dell’ente ci si riserva, in difetto, di chiedere tutti i danni derivanti dalla pubblicazione di questo articolo scritto e firmato da Palmira Mancuso, nelle sedi competenti.
Il Presidente
Mons. Nino Caminiti”