MESSINA CATANIA 0 0
Marcatori: //
Messina (4-3-3) Berardi; Palumbo, Martinelli, Parisi, De Vito; Giorgione, Baccolo (16’ s.t. Zanini), Fornito; Padulano (25′ s.t. Salvemini), Cocuzza, Barraco (45′ s.t. Biondo)
Catania (4-3-3) Bastianoni; Parisi, Pelagatti, Bergamelli, Nunzella; Scarsella, Musacci (9’ s.t. Russo), Agazzi; Calderini, Calil, Russotto (9’ p.t. Plasmati, 38′ s.t. Di Grazia)
Arbitro: Amoroso di Paola
Note: ammoniti Calil, Parisi, Pelagatti, Biondo, Agazzi.
Dopo otto anni riecco il derby fra Messina e Catania. La partita che vale una stagione, la sfida che mancava da troppo tempo sugli spalti di un San Filippo che, nonostante l’autunno, oggi fiorisce con i suoi diciotto mila spettatori (record assoluto in Lega Pro). Un pari a reti bianche, una gara che non ha offerto grande spettacolo ma fiammate da brivido, un finale che può lasciare soddisfatti tifosi e squadra, specie per la grande intensità mostrata dal Messina durante tutto l’arco dei novanta minuti. Cuore e anima da sole non sono bastati, ma l’incessante sostegno del tifo giallorosso ha influito sulla prestazione del Catania, un organico costruito per risalire in fretta la china, oggi anestetizzato dai grandi numeri degli spalti. Prima dell’inizio della gara il messaggio del Presidente Natale Stracuzzi, dedicato ai tifosi e alle vittime di Parigi, in un pomeriggio in cui è stato omaggiato anche il ricordo di Tonino Currò, tragicamente scomparso il 17 giugno 2001 proprio durante il derby, colpito da una bomba carta proveniente dal settore ospiti.
Le Cronaca. Le due formazioni, ben disposte in campo, si studiano e non si offendono, così la prima frazione non è densa di spunti: dopo una serie di capovolgimenti di fronte iniziali, al 15′ minuto conclusione di Calderini respinta da Berardi; la risposta del Messina arriva al 30′, quando Cocuzza aggancia un cross molto insidioso da parte di Giorgione ma spedisce alto il pallone da ottima posizione. Al 40′ conclusione improvvisa di Parisi da distanza siderale, ma Bastianoni è attento e neutralizza.
Nella ripresa il copione non cambia: partita combattuta a centrocampo, poche le sortite offensive. Intorno al 20′ è Calil a regalare un brivido ai quasi ventimila del San Filippo, esibendosi in un colpo di tacco che di poco non inquadra la porta; pochi minuti più avanti diagonale di Calderini, la conclusione si spegne sull’esterno della rete. Il Messina non resta a guardare, ma quando viene in avanti manca di lucidità negli ultimi metri del campo. Neanche i cambi servono a sbloccare il risultato, inchiodato sullo 0-0. Come nei primi quarantacinque minuti, la partita si chiude con un tentativo di Parisi, questa volta da calcio piazzato: il suo sinistro non è quello dei tempi migliori, la sua prestazione è memorabile.
Messina ancorata alla seconda posizione in classifica, a più due sul Foggia e a meno quattro dalla Casertana, in allungo grazie alla schiacciate vittoria sul campo dell’Akragas (0-4). @RobertoFazio (foto di Claudio Zangari)