Venerdi 13 novembre sono stati perfezionati gli ultimi atti che concludono la prima fase del finanziamento del progetto porta a porta per la città di Messina. E’ stata infatti emanata dal dirigente del dipartimento ambiente e sanità del comune la determina che affida provvisoriamente la gara all’unico partecipante, ovvero una RTI costituita dalla COMER spa di Catania e la TECH srl di Siracusa; è stato formulato l’ordine d’acquisto della fornitura necessaria per il porta a porta, ed è stata trasmessa comunicazione ufficiale alla Regione per richiedere l’accreditamento del finanziamento, così come aveva richiesto la regione che aveva comunicato nei giorni scorsi l’intenzione di effettuare il pagamento previsto in tempi stretti.
“La gara è stata aggiudicata con un ribasso del 12% – comunicano da Palazzo Zanca – facendo risparmiare al comune di Messina circa 116mila euro, risparmio che si aggiunge a quello della fideiussione, per circa 360mila euro, ritenuta non più dovuta”.
“Ora inizia l’importante fase della fornitura, del collaudo e della rendicontazione, il tutto da concludersi entro il 31 dicembre – annuncia soddisfatto l’assessore Ialacqua – Siamo insomma ormai ad un passo da un importante traguardo che può dare una svolta importante ad un settore strategico per la vivibilità della nostra città”.
Il progetto prevede l’acquisizione di circa 30.000 contenitori di varie dimensioni, per la raccolta differenziata domestica ed in strada; una trentina di mezzi (tra cui 26 “piccoli” per il porta a porta); un sistema per la informatizzazione; una campagna d’informazione. Il progetto, pensato per circa 60.000 persone, dovrebbe in realtà consentire di coprire quasi metà città.
Come si ricorderà il progetto era stato presentato dall’ATO3 e finanziato dalla Regione nel 2011 e prevedeva una quota integrativa, a carico di ATO3 e Messinambiente per circa un milione e 700mila euro. Visto lo stato di liquidazione delle due società il progetto era destinato a perdersi. Appena insediatasi l’amministrazione Accorinti nel 2013 sono state avviate interlocuzioni con la regione da parte dell’assessorato all’ambiente del comune di Messina, con supporto dell’ATO3, con l’obiettivo di recuperare il progetto passandone l’intestazione al comune che si assumeva l’onere di integrare la quota di finanziamento. Grazie al dipartimento regionale Acqua e rifiuti regionale la quota a carico del comune è stata ridotta di circa 800mila euro e successivamente, dopo incontri con l’ufficio gabinetto dell’assessorato regionale, è stato possibile perfezionare il percorso del finanziamento ed evitare anche il pagamento della fideiussione.
“Il progetto di raccolta differenziata porta a porta è l’ulteriore importante tassello che s’inserisce nell’orizzonte della Strategia rifiuti zero, sposata fin dall’inizio dall’Amministrazione comunale di Messina, che sembrava un’utopia e che a poco a poco invece sta diventando realtà – conclude l’assessore – Bisogna adesso puntare decisamente alla nascita del nuovo soggetto che gestirà il settore acqua e rifiuti e dotare la città degli impianti necessari per sottrarsi dalla stretta dei padroni privati delle discariche ed uscire definitivamente dalla stato di perenne emergenza in cui vive da anni la gestione dei rifiuti”.