I finanzieri della Tenenza di Lipari hanno intensificato nel corso degli ultimi mesi l’attività di contrasto all’economia sommersa, con specifico riguardo alla lotta al lavoro in nero o irregolare, individuando quattordici soggetti che prestavano la loro opera in violazione delle norme fiscali e contributive e contestando sanzioni pecuniarie per un totale complessivo di quasi 60 mila euro.
Tra gli obiettivi primari della Guardia di Finanza vi è, infatti, quello di evitare che il libero mercato venga condizionato e alterato da forme illecite di concorrenza, che generano effetti distorsivi sulle dinamiche dell’economia legale.
Dall’ulteriore attività di controllo economico, resa non sempre agevole dalle caratteristiche fisiche frammentarie del territorio eoliano, ma favorita pure dal presidio temporaneo sull’isola di Stromboli, sono scaturite irregolarità per omesso rilascio di scontrini e ricevute fiscali in centoventi casi, alcuni dei quali hanno riguardato compagnie di navigazione aventi sede operativa esterna all’arcipelago.
E’ proseguita, altresì, l’attività di contrasto all’evasione fiscale, che ha visto, tra l’altro, nei giorni scorsi la conclusione di un’importante attività di polizia tributaria nei confronti di un esercizio di ristorazione. In particolare è stato riscontrato che lo stesso aveva evaso totalmente il pagamento delle imposte, omettendo di presentare le previste dichiarazioni annuali nel periodo di tempo compreso tra il 2012 e il 2014, occultando anche i ricavi conseguiti negli anni precedenti.
L’evasione fiscale, segnalata alla Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate di Messina, è risultata pari a un milione e 600 mila euro per le imposte dirette e 270 mila euro in materia di imposta sul valore aggiunto.