Ieri sera l’incontro nel quartier generale della Protezione Civile si era chiuso con una speranza che si è infranta stamattina, quando un tecnico del Comune di Calatabiano e la forestale hanno impedito ai tecnici dell’Amam e della protezione civile di accedere ai luoghi della frana dove da oggi avrebbe dovuto avere inizio la sostituzione del tubo rotto con i pezzi arrivati in nottata dalla Germania. I lavori, così, si sono bloccati prima di iniziare.
Una mancanza di autorizzazioni, secondo il Comune di Calatabiano che ha impedito l’inizio dei lavori. “Capiamo le preoccupazioni del sindaco di Calatabiano – ha detto Guido Signorino, vicesindaco di Messina – ma abbiamo avviato un monitoraggio, ci sentiamo di rassicurarli, un’altra rottura non provocherebbe un altro smottamento della frana che incombe sul paese”. Tutto si blocca nella burocrazia, dunque, nonostante lo stato d’emergenza firmato da palazzo Chigi.
Intanto nel quartiere Lombardo, dove l’approvvigionamento idrico in questi giorni è stato tra quelli che hanno avuto maggiori difficoltà, i Vigili del Fuoco stanno operando per rifornire i serbatoi privati allocati in postazioni più alte.
Il flusso di alimentazione dei serbatoi principali dell’acquedotto cittadino si mantiene su valori di circa 600 litri/sec provenienti da Alcantara, Santissima e pozzi cittadini, cui si aggiungono i 5000 mc che nelle prossime 36 ore saranno pompati nel serbatoio di Torre Vittoria dalla nave cisterna già attraccata.
In città ci sono 38 autobotti che operano da stamattina già alle 8:30 per la distribuzione dell’acqua alla popolazione. Oltre ai già individuati 11 punti fissi, le autobotti si muovono con priorità sulle scuole e sui presidi sanitari che ne hanno fatto richiesta e, successivamente, si passa al rifornimento dei condomini privati.
Alle autobotti, si aggiungono 2 pick-up per la distribuzione dell’acqua a fondo Galletta e Puntale Arena. Diecimila sono, invece, le buste d’acqua confezionate dagli appositi macchinari che saranno consegnati porta a porta a soggetti fragili (anziani, disabili…) con l’utilizzo di 6 pick-up e l’impiego del volontariato di protezione civile.