Mentre continuano i disagi della seconda settimana di crisi idrica, i cittadini si stanno organizzando per chiedere dei risarcimenti (sia i commercianti, attraverso una campagna intrapresa da Confcommercio, sia attraverso una class action avviata dall’Unione Nazionale Consumatori).
Oltre ad aver un “risarcimento”, però, vi è un’altra questione che pone CittadinanzAttiva, intervenendo con una nota per ricordare alla Deputazione Nazionale e Regionale, al Dipartimento Regionale della Protezione Civile, al Sindaco ed al Consiglio Comunale di Messina, che in seguito alla dichiarazione dello stato di emergenza, i contribuenti, colpiti dagli eventi emergenziali, hanno il diritto a chiedere ed ottenere la sospensione o il differimento del termine per gli adempimenti degli obblighi tributari (art. 9 comma 2 della legge 27.07.2000, n. 212), finchè dura lo stato di emergenza.
“La richiesta può essere avanzata al Ministro dell’Economia e delle Finanze dal Presidente della Regione e/o dal Sindaco – scrive l’avvocato Vernaci – Nelle more, il Consiglio comunale dovrebbe deliberare la sospensione ed il differimento del pagamento delle bollette d’acqua e dei tributi locali”.
