Vasche d’emergenza a Montesanto inutilizzabili: Germanà e Faranda, “una vergogna, ci stiamo attivando”

Sono i serbatoi costruiti dall’Ente Acquedotti Siciliani, circa 35 anni orsono, con fondi della Cassa per il Mezzogiorno, completi di stradella d’accesso. Sono serbatoi, costati circa due miliardi delle vecchie lire, che dovevano accumulare acqua potabile per soddisfare il fabbisogno dei cittadini in caso di emergenza. Sono serbatoi lasciati al degrado che oggi sono nell’agenda politica dell’On. Nino Germanà che con il consigliere comunale Daniela Faranda, hanno effettuato un sopralluogo per capire lo stato dei luoghi, segnalati dall’esx consigliere Capurro.

“Siamo venuti a conoscenza di questa ennesima vergogna – dichiara il deputato regionale – oggi in parte sono utilizzati per gli scopi più diversi: una parte è stata chiusa per ricoverare animali, un’altra come deposito di materiali edili, altre cisterne sono ormai una discarica (basta vedere quanti copertoni ci sono). E’ una cosa vergognosa. Queste enormi vasche potrebbero essere paragonate a quattro navi cisterna. E accanto ad esso lo stabile dell’Eas, che probabilmente doveva servire per il personale della manutenzione, e da quanto visto (ma verificheremo) è occupato abusivamente. Noi vogliamo fare chiarezza”.

“Pensiamo che questa struttura debba essere recuperata – dichiara la Faranda – stiamo cercando di recuperare la documentazione del caso e capire se queste strutture sono state acquisite dal patrimonio comunale o se è ancora di proprietà della Regione Siciliana”.

 

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