“Il sindaco di Messina chieda immediatamente lo Stato di calamità naturale per la grave emergenza idrica che sta investendo la nostra città. Il commercio, se non si è compreso, è stato messo in ginocchio dalla mancanza di acqua”. Lo dichiara il presidente di Confcommercio Messina Carmelo Picciotto, dando voce ai commercianti che stanno subendo anche danni economici per la mancanza di acqua.
“Le giornate lavorative perse chi le risarcirà agli imprenditori messinesi? Secondo noi, la strada da percorrere è quella della sospensione degli adempimenti fiscali, peraltro previsti in caso di calamità, e la richiesta di abolizione o eventuale revisione degli studi di settore nella provincia di Messina. Se il sindaco compie questa importante passo, senza perdere ulteriore tempo, la Confcommercio nazionale potrà fare valere le proprie ragione presso il governo nazionale. Il presidente Carlo Sangalli ha già manifestato la sua disponibilità per perorare la causa degli imprenditori messinesi”.