Sono giovani, con tante storie da raccontare, provenienti da tutta Italia e fanno parte dei 600 volontari europei partiti meno di un anno fa dal Belpaese. Messina e l’area dello Stretto si animano, da oggi a sabato, della vitalità e dell’intraprendenza di una schiera di ragazzi dai 17 ai 30 anni. L’occasione è duplice: da oggi pomeriggio a giovedì è in programma l’EVS Annual Event 2015, seconda edizione dell’evento con cui l’Agenzia Nazionale per i Giovani (ente attuatore in Italia del Capitolo Gioventù di “Erasmus+” per la programmazione 2014/2020) chiama a raccolta i ragazzi appena rientrati dal Servizio Volontario Europeo. Sabato, invece, spazio agli ambasciatori d’innovazione per la terza tappa di SIC – Social innovation Citizen, road tour sull’Innovazione Sociale realizzato da ANG con ItaliaCamp.
Parola d’ordine condivisione d’esperienze e spazio agli under trenta del Sud Italia, a partire dagli incontri dedicati al Servizio Volontario Europeo, progetto di mobilità inserito nel programma europeo ERASMUS+: Gioventù in Azione. Lo SVE dal 1998 permette ai giovani residenti in un paese dell’Unione Europea di vivere un’esperienza di volontariato all’estero a beneficio di una comunità locale, apprendendo nuove abilità, nuove lingue e scoprendo altre culture. Per partecipare non sono richieste qualifiche, conoscenze linguistiche né un livello di istruzione specifico: le competenze si acquisiscono in corso d’opera, come hanno cominciato a raccontare oggi pomeriggio i circa sessanta protagonisti dei workshop, in programma anche domani all’Hotel Royal (laboratori “Riconoscimento di cosa ho imparato”, “Imparare a imparare”, “Apprendimento personale e cambiamento nella comunità”, “Aspetti interculturali” “Il viaggio come trasformazione”, “Sviluppi futuri”).
Insieme ai giovani anche una decina di associazioni siciliane accreditate ad accogliere o inviare volontari per progetti in varie aree di intervento: cultura, gioventù, sport, assistenza sociale, patrimonio culturale, arte, tempo libero, protezione civile, ambiente, sviluppo cooperativo. In particolare, intervengono da Caltanissetta l’Associazione culturale Strauss, da Catania l’Arci e l’Associazione Ashram, da Palermo l’Associazione InformaGiovani, Ceipes, Cooperazione Senza frontiere, Cesie, l’Associazione di cooperanti Tulime onlus, Cooperazione internazionale sud sud e l’Associazione Libera Palermo, infine da Messina il Centro Servizi per il Volontariato.
Giovedì, invece, dalle ore 9.30 porte aperte al PalaCultura, nell’ambito del Salone dell’Orientamento, per “Cambia vita, apri la mente con il Servizio Volontario Europeo! Volontari del Servizio Volontario Europeo e rappresentanti delle Istituzioni a confronto, per scoprire insieme il valore dello SVE”, dibattito pubblico moderato da Eleonora Voltolina, direttrice della Repubblica degli Stagisti. Intervengono, insieme ai giovani volontari: il sindaco di Messina Renato Accorinti; il direttore generale dell’Agenzia Nazionale Giovani Giacomo D’Arrigo; la parlamentare europea Michela Giuffrida; il consigliere comunale di Reggio Calabria delegato alla Città Metropolitana Mauro Riccardo; il presidente del Centro Orientamento e Placement dell’Ateneo di Messina Dario Caroniti; il direttore del Centro Servizi Volontariato di Messina Rosario Ceraolo. Chiude la giornata di lavori, alle ore 15.00, il workshop a cura di Rosario De Luca, coordinatore della rete Eures regionale.
“Guardare al sud è un nostro preciso dovere – sottolinea il direttore generale dell’ANG Giacomo D’Arrigo – per presentare anche a questa parte del Paese importanti opportunità di crescita. Ma più in generale, per rilanciare i meccanismi della partecipazione attiva e dal basso, per costruire il senso di cittadinanza europea e dare un contributo importante, in termini di valorizzazione, crescita e sviluppo del territorio, ai nostri giovani. Tutti valori che il Servizio Volontario Europeo riassume perfettamente e su cui abbiamo investito al Sud, attraverso una vasta gamma di progetti, circa 10 milioni di euro nel biennio 2014-2015”.
Ad oggi è il nord d’Italia a detenere il maggior numero di invii di volontari e di organizzazioni accreditate SVE. Ma il trend in crescita dei giovani partiti (passati dai 7600 del periodo compreso tra il 1998 e il 2011, a più di 55000 fino ad oggi) coinvolge anche le regioni meridionali. In media ogni anno sono 600 i volontari italiani in partenza, soprattutto verso mete come Germania, Spagna, Francia, Polonia, Portogallo, Turchia. E il Belpaese non si limita solo a inviare i propri giovani oltralpe, ma accoglie annualmente circa 650 volontari, provenienti per lo più da Turchia, Francia, Spagna, Austria.
Ma il Servizio Volontario Europeo non è l’unica area di interesse per l’Agenzia Nazionale Giovani.
“Oltre che sui valori della condivisione, del volontariato e della mobilità, puntiamo anche su creatività e innovazione sociale”, aggiunge D’Arrigo, che sabato presenta dalle 10.00, nella Sala Sinopoli del Teatro Vittorio Emanuele, SIC – Social Innovation Citizen, il progetto realizzato in collaborazione con l’Associazione ItaliaCamp per offrire ai giovani innovatori italiani la possibilità di entrare in contatto e costruire una rete relazionale e progettuale che favorisca lo sviluppo di buone pratiche nel campo dell’innovazione sociale.
“Innovazione sociale significa cambiare il modo di soddisfare i bisogni attraverso un processo creativo, per lo più collettivo, guidato da fini di utilità sociale e capace di creare nuove forme di collaborazione e connessioni tra gli attori della società civile per generare un benessere diffuso. SIC è una scommessa che realizziamo con fondi propri perché crediamo fermamente che creatività urbana e innovazione sociale siano due asset portanti del nostro presente e del futuro – conclude D’Arrigo – come dimostrano tra l’altro l’attenzione riservata dall’Unione Europea e dal Governo italiano a questi argomenti. Vogliamo capire cosa c’è sul territorio, quali sono le conoscenze e la consapevolezza tra i giovani, per fornire strumenti di informazione e partecipazione e allo stesso tempo capire la direzione in cui muoverci”.
Il tema della tappa messinese, che si svolge in collaborazione con i partner locali Agoghè e Startup Messina, è la creatività urbana, intesa come capacità immaginativa di risolvere problemi, applicata a obiettivi rivolti al bene collettivo, per fare della città un luogo inclusivo e partecipativo. Tre i focus, oggetto di specifici tavoli di lavoro: riuso degli spazi pubblici (con particolare attenzione all’area ex Sea Flight); cultura e territorio; mobilità sostenibile. Nel corso dell’incontro verrà presentata anche la piattaforma www.sitizen.it.