Tavoli tecnici e riunioni interminabili che non portano ad altro che a palliativi. Alle dieci di stamattina il tanto atteso incontro in Prefettura non sembra aver portato all’ agognata soluzione e, attualmente, in Comune, alcuni consiglieri insieme al sindaco e il suo vice -precedentemente presente al Palazzo del governo- stanno valutando le azioni tampone da porre in essere.
Ma andiamo per gradi perché l’appuntamento di stamane era per l’appunto tecnico, come il viceprefetto ha tenuto a sottolineare allorquando ha invitato il vicepresidente del consiglio comunale, Nino Interdonato, a lasciare la stanza in cui il briefing si stava svolgendo. Una mossa che non è piaciuta al membro del consesso che riteneva di poter fornire il proprio contributo. Un contributo che, di fatto, c’è stato giacché proprio mentre scriviamo, il giovane Pdr ha messo in contatto i sindaci e vice di Milazzo e Barcellona con gli omologhi di Palazzo Zanca, i quali hanno messo a disposizione per conto dei rispettivi comuni un’autobotte a testa.
“Pur non essendo un tecnico qualcosa potevo fare evidentemente”, afferma piccato Interdonato.
Attualmente è tra i rappresentanti del consiglio in riunione con il sindaco che stamane è intervenuto in diretta tv su Raitre. A questi si sono da poco aggiunti anche Signorino e Termini, reduci dall’incontro in Prefettura, al quale non ha preso parte il primo cittadino ma il suo numero due insieme all’assessore De Cola, che ha precisato che la tempistica relativa all’organizzazione dell’odierno tavolo è stata dettata proprio dall’ufficio prefettizio.
“Al tavolo sono state vagliate due soluzioni”, recita una nota diramata dal Palazzo del Governo, “la messa in sicurezza ed il consolidamento del terreno circostante la condotta danneggiata, l’altra, in fase di studio in queste ore, riguarda la realizzazione di un bypass dal luogo della frana fino all’acquedotto dell’Alcantara”. Restano confermati i due i punti di distribuzione d’acqua all’ex Gasometro e all’Autoparco Municipale ai quali si aggiunge l’esigenza di creare altri punti mobili presso le zone maggiormente scoperte.
“A tal riguardo il Prefetto ha richiesto al Dipartimento regionale della Protezione Civile e all’Esercito di mettere a disposizione un congruo numero di autobotti”, continua la nota. “Analogamente è stato comunicato al Sindaco di Messina la possibilità, prospettata dall’Autorità portuale di richiedere alla Società napoletana MARNAVI l’utilizzo di una cisterna della capacità di 5000 tonnellate con immissione diretta nelle condotte idriche”. Da par suo, il Comune avrebbe annunciato di poter mettere a disposizione una decina di autocisterne contenenti anche acqua potabile.
“L’AMAM ha dichiarato che verosimilmente i lavori di riparazione della condotta idrica danneggiata dalla frana si potranno concludere, salvo condizioni meteorologiche avverse, nell’arco delle prossime 36 ore e nel medesimo arco temporale potrebbe realizzarsi anche l’eventuale provvisorio collegamento tra le condotte”.
A quanto pare, era stato attivato un numero verde per le emergenze ma immediatamente sarebbe stato chiuso per via dell’intasamento delle linee per segnalazioni ordinarie, se così si possono definire.
I cittadini potranno approvvigionarsi ancora dalle autobotti che saranno dislocate in punti della città scoperte. A Palazzo Zanca attualmente la Lo Presti, Risitano, Santalco, Cantali, Interdonato e Faranda sono in camera caritatis con sindaco e co.
Proprio la capogruppo Ncd, stamattina, ha annunciato l’intenzione di richiedere con effetto immediato, le dimissioni di Leonardo Termini.
“E’ impossibile pensare che l’Amam non sappia come sopperire ad un’emergenza di tale gravità. Fermo restando che le misure da attuare nei prossimi giorni, emerse dal tavolo tecnico, sono situazioni tampone che di fatto non risolvono la criticità idrica e non consentiranno di rifornire adeguatamente la città. Mi fa piacere che il nostro deputato Enzo Garofalo questa mattina abbia raccolto il mio invito a coinvolgere il ministro dell’Interno Alfano del quale ora mi aspetto un pronto intervento ”. (@Eleonora.Urzì)
foto di Francesco Algeri