Il nostro è un calcio in continua evoluzione. Si pensi solo alle leggende che associano gli allenatori italiani al difensivismo. Poi però, guardando la Serie A, si nota che gli 0-0 sono un evento sempre più raro e che, anzi, sono parecchie le partite da “over”. Probabilmente i tanti giocatori e allenatori stranieri stanno un po’ “internazionalizzando” la nostra massima serie, minandone la proverbiale sagacia tattica.
Per trovare difese ermetiche bisogna allora scendere di categoria, in B o in Lega Pro, dove gli italiani in campo sono ancora la maggioranza. In cadetteria c’è il Perugia di Bisoli, capace di subire solo 5 gol nelle prime 9 giornate (e di segnarne altrettanti). Scendendo fino alla Lega Pro, molto bene le capolista dei gironi B e C, Spal e Messina, ancora imbattute e capaci di subire appena 3 reti in 8 partite, così come ha fatto il Siena, che però staziona a metà classifica avendone segnati solo 4.
Nel girone A, però, c’è una retroguardia che fa ancora meglio. L’imperforabile Reggiana ha infatti subito appena 2 gol in 8 partite. Davvero impressionante la fase difensiva granata: gli unici capaci di bucare la porta di Perilli sono stati Neto Pereira (Padova) alla prima giornata e Cristofoli (Pro Piacenza) alla terza.
Insomma, una Reggiana che merita tutte le lodi del caso per un rendimento difensivo strepitoso. Spesso i grandi risultati passano da lì. I tifosi di Reggiana, Spal e Messina ci sperano.
@lamoscaincampo