Attacco a Santagati, l’auto del commissario devastata da ignoti: “Sono sempre in prima fila e questo mi crea spesso grossi problemi”

Sarebbe complicato non pensare si sia trattato di un atto intimidatorio visto il destinatario dell’offesa e la portata del danno: il comandante Biagio Santagati, commissario della Polizia Municipale, spesso nell’occhio del ciclone per via della sua condotta da sergente di ferro che gli ha garantito stima ma anche inimicizie nel corso della sua attività professionale, ha subito un nuovo colpo.

Qualche giorno fa si è ripetuta una scena già vista qualche anno addietro: nuovamente vittima è stata l’autovettura del comandante. Il mezzo, una Fiat Seicento, che si trovava in uno dei parcheggi nell’area antistante la caserma “Di Maio”,  è stata prelevata da ignoti, mentre il proprietario svolgeva il proprio turno di lavoro in giro per la città. Non un “semplice” furto ma, apparentemente, una vera e propria ritorsione. Quando la vettura è stata rinvenuta, qualche giorno dopo, abbandonata, dai Carabinieri della sezione Radiomobile, i vetri dell’utilitaria erano ridotti in frantumi e la carrozzeria visibilmente danneggiata, il cofano divelto e gli stop rotti, il tutto causato da evidenti colpi volontari inferti alla vettura.

Corsi e ricorsi storici. Come sopraddetto, Santagati non è nuovo ad azioni di questo genere. Qualche anno fa, stessa identica situazione. Anche in quel caso era una Fiat il mezzo parcheggiato fuori dalla stessa caserma e, anche allora, ignoti (e tali rimasti) la presero di mira per “mandare un messaggio” al proprietario. In quel caso non si “scomodarono” a spostarla ma solo ad attaccarla con una bomba carta.

“Sono sempre in prima fila e questo mi crea spesso grossi problemi”, ha commentato il comandante di reparto che abbiamo raggiunto telefonicamente. Un lavoro matto e disperatissimo, per dirla alla Leopardi, quello che conduce ogni giorno con la squadra che guida: “a volte sbaglio sicuramente, ma mai in malafede. Il mio obiettivo è sempre e solo agire in nome della legalità”, conclude Santagati al quale rivolgiamo solidarietà per il vile attacco subito. (@Eleonora.Urzì)

 

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